Ennesimo caso diĀ ipocrisiaĀ della parte ābuonaā del globo, il cosiddetto mondo occidentale, sempre in relazione allāacuirsi delĀ conflitto israelo-palestineseĀ nelle ultime settimane. Questa volta ĆØ toccato alla paladina dellāattivismo greenĀ Greta Thunberg: la giovane svedese, infatti, ĆØ stata ufficialmenteĀ bandita dai programmi e dalle aule scolastiche dello Stato di IsraeleĀ dopo aver preso posizioneĀ a favore del popolo palestinese. Nel fine settimana Greta ha pubblicato un post tramite i suoi profili social con una foto dove ĆØ raffigurata con in mano un cartello con la scrittaĀ āstare con Gazaā. Subito ĆØ partita laĀ scure democratica e liberale.
Israele contro Greta Thunberg
Il ministro dellāistruzione israeliano ha subitoĀ denunciatoĀ il comportamento dellāattivista: “Questa posizione laĀ squalifica dall’essere un modello educativo e morale, eĀ non ĆØ più idoneaĀ a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani”. Le posizioniĀ pro-PalestinaĀ della ragazza di Stoccolma non sono piaciute anche a diversiĀ attivisti per il climaĀ ācolleghiā di battaglie. Infatti, in poche ore, oltre alle migliaia di commenti indignati sotto il post di X, sono state raccolteĀ centinaia di firmeĀ per unaĀ lettera apertaĀ indirizzata alla stessa Greta Thunberg. AlcuniĀ leader dellāarea ambientalistaĀ hanno sottolineato di essereĀ āprofondamente feriti, scioccati e delusiāĀ dal post riguardante Gaza e che ādovrebbe riconsiderare le atrocitĆ commesse da Hamasā.
L’attivista abbandonata da tutti
IlĀ simboloĀ di uno dei fenomeni sociali e mobilitanti di maggior rilievo degli ultimi anni, che ha lanciato il movimento di massaĀ Fridays for Future, ĆØ stato praticamente abbandonato dagli stessi che prima lāadoravano come fosse una divinitĆ . Invitata a parlare alĀ Parlamento EuropeoĀ diĀ Bruxelles, ai vertici delleĀ Nazioni UniteĀ o ad intervenire alĀ Forum economico mondialeĀ diĀ Davos, ora Greta Thunberg, come successo in Italia con lāattivista per i diritti umani Patrick Zaki, sperimenta la reale natura di tutto il mondo che la sosteneva precedentemente. Lo stesso che adesso volta le spalle davanti alla tragedia del popolo diĀ Palestina.
Andrea Grieco