L’Ue, avverte Avramopoulos, non ha intenzione di “cambiare i criteri” per aggiungere nazionalità a quelle che già possono beneficiare dei ricollocamenti, cioè, eritrei e siriani. I migranti che arrivano sulla rotta del Mediterraneo centrale – in tutto 174.296 nel 2016 (dati Unhcr al 7 dicembre, il 24% in più rispetto al 2015, quando erano stati 153.842) provengono soprattutto dai Paesi dell’Africa sub-sahariana, quindi – eritrei a parte – tutti gli altri non sono candidabili per la ridistribuzione. Secondo i dati dell’Unhcr solo il 24% degli immigrati arrivati in Italia quest’anno giungono dai primi dieci Paesi “refugee-producing”. Il primo Paese di provenienza dei migranti è infatti la Nigeria (21%), il secondo l’Eritrea (12%) e a seguire Sudan, Gambia, Costa d’Avorio (7%) e poi ancora Guinea (6%); Somalia, Mali, Senegal (5%) e Bangladesh (4%).
Giorgio Nigra
4 comments
ma come ? io leggevo tutto commosso una intervista ad una delle Nigeriane respinte a Goro (con gli otto bambini OPS ! no non c’era nessun bambino) che dichiarava: “Quando avevo cinque anni mia mamma e mio padre sono morti e sono stata affidata ai nonni. Purtroppo mio zio ci maltrattava, ci faceva stare molto male e sono scappata” sta a vedere che avere uno zio antipatico non è proprio come scappare dalle foibe di tito o dal genocidio di Pol Pot.
Quoto in toto
Aggiungo https://m.youtube.com/watch?v=6zvec-CoVz4
Immigranti clandestini, semplice. Reato = carcere e rimpatrio forzato. Questo è quello che accade a noi Italiani se andiamo per esempio negli USA, che sono nostri “amici”.