Roma, 28 giu – La Sea Watch rimane ferma davanti al porto di Lampedusa, dopo il tentativo di ingresso di ieri scoraggiato dalle autorità italiane. Così mentre l’Olanda risponde picche sull’accoglienza dei 42 irregolari a bordo della nave, la Ue agita il grimaldello della procedura d’infrazione e la sinistra si mobilita contro le decisioni del vicepremier Salvini, quest’ultimo ribadisce la linea dura: “Se si rispetta la legge, e cioè se pagano una multa da 50mila euro, se l’equipaggio viene arrestato o espulso, se la nave viene fermata o sequestrata e la smette di andare in giro per il Mediterraneo e se i 42 immigrati a bordo vengono ridistribuiti nei Paesi europei, io faccio sbarcare la Sea Watch in cinque minuti”, ha spiegato ieri sera a Dritto e Rovescio su Rete 4.

Sbarchi diminuiti dell’86%

“Ma non voglio che siano gli italiani a pagare”, ha aggiunto. A chi gli ricorda il problema degli sbarchi fantasma tutt’ora persistente nei porti del Sud Italia, il ministro dell’Interno ha poi precisato che “gli sbarchi sono calati dell’86 per cento, anche se ogni tanto arrivano di notte con barchini e canotti e non si può far niente”. “A oggi nel 2019 ci sono stati 2.500 sbarchi: nel 2016, il 31 agosto, con Renzi al governo, in 4 giorni erano arrivati in 13mila. E Renzi diceva: è tutto sotto controllo, non c’è alcuna emergenza”.

“Mi processeranno ancora”

Salvini ammette senza problemi che “2.500 sono ancora troppi ma, guardando al primo anno, sono stati più gli espulsi degli arrivati”, Ha sottolineato. “Ma non c’è niente gratis e torneranno a processarmi per sequestro di persona. Ma se voi ci siete, non mollo e non cambio idea. E’ poi disgustoso vedere alcuni fuorilegge del Pd che usano 42 immigrati per fare politica sulla pelle degli italiani. Sono loro i complici degli scafisti”.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

5 Commenti

  1. Noi veri e fieri di essere italiani siamo con te MATTEO SALVINI per sempre!!!!!Questi frocioni di sinistra hanno rovinato l’italia unammasso di finocchi che sfilano ai pride .

  2. visto che questi Tedeschi con il loro atavico vizio di sfondare i confini altrui così come quello di non lavarsi il nemmeno il culo, sono da più di 24 ore in territorio italiano,esiste un magistrato a Lampedusa ?

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