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“Vende busti del Duce alla fiera militare, cacciatelo!”: l’Anpi sbrocca a Empoli

by Giuliano Lebelli
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busti del Duce EmpoliEmpoli, 20 gen – Quattro gadget storici a una fiera… storica hanno scatenato il solito pandemonio. Siamo a “Militoscana”, alla Fiera di Empoli. Un espositore venuto da Perugia per promuovere i suoi prodotti ha sollevato contro di sé i gendarmi della memoria dell’Anpi. Motivo della polemica: sul banco dell’espositore perugino c’erano busti, bandierine, gadget e oggetti con il faccione del Duce in bella vista. Alla vista di tale mercanzia, l’associazione dei partigiani è andata su tutte le furie, inneggiando a Empoli come “capitale morale dell’antifascismo toscano” che peraltro (non ridete) ha appena avviato le procedure per ottenere una medaglia alla Resistenza (siamo nel 2017, tempismo perfetto). Sul piede di guerra sono scese le sezioni Anpi di Empoli, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci e addirittura quella di Fucecchio.

La mostra-scambio, giunta alla dodicesima edizione, è andata in scena al palaexpo di piazza Guerra, con la regia dell’associazione culturale Museo storico della Liberazione di San Miniato. “Questi non sono oggetti storici, ma di pura propaganda post-fascista, che non siamo disposti ad accettare nel nostro territorio, né ora né mai. Contrastiamo la vendita di oggetti inneggianti al fascismo di nuova produzione, che di storico-militare non hanno proprio nulla. Chiediamo sia al Comune, che affitta lo spazio, che all’organizzazione della rassegna di prestare maggiore attenzione agli espositori e di non permettere più all’interno di una manifestazione dedicata al collezionismo e agli oggetti storici di antiquariato militare la vendita di feticci del passato più triste della nostra storia”.

Gli organizzatori sono apparsi piuttosto in imbarazzo: “Ci scusiamo per l’accaduto. La merce era sul banco di un espositore arrivato da Perugia, che non conoscevamo. Quando ci siamo resi conto che il materiale non era pertinente con il tipo di manifestazione, siamo stati i primi a sentirci a disagio. Avremmo dovuto chiedergli di riporre tutto e di abbandonare l’evento. Ci abbiamo pensato ma, considerando che arrivava da lontano, non ce la siamo sentita. Posso assicurare però che non accadrà più: quell’espositore non sarà più ammesso e faremo più attenzione in generale alle domande che ci arriveranno”. La democrazia, a Empoli, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci e Fucecchio, è salva.

Giuliano Lebelli

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8 comments

sonnynauta 20 Gennaio 2017 - 7:20

Tutta invidia, se fossero stati busti di Togliatti, nessuno avrebbe avuto da ridire, invidia perché sanno che nessuno comprerebbe un busto del traditore dell’Italia Togliatti.

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No satan 20 Gennaio 2017 - 8:00

Finalmente il debito pubblico sara’ eliminato e la corruzione in Italia avra’ finalmente fine ed i terremotati avranno tutti una casa Per fortuna abbiamo trovato i colpevoli

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nemesi 21 Gennaio 2017 - 1:20

comunque ultimamente è un proliferare mai visto di partigiani -al tempo ovviamente ultradolescenti per ragioni anagrafiche- che pongono il serissimo DUBBIO su quanti numericamente dovessero essere quelli maggiorenni visto il continuativo ricorso a quelli tra i dieci e quindici anni.

gettonatissima la figura della staffetta partigiana bambina in bicicletta che puntualmente mangiava il foglio con le INSTRUCTIONS ai posti di blocco delle Waffen SS “pedalando da Milano fino alle montagne e ritorno”. (cit.)

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Gert 21 Gennaio 2017 - 6:39

L’anpi non teme il ridicolo.
In epoca di razionalizzazioni e tagli di spese uno dei tanti carrozzoni da tagliare sarebbe proprio l’anpi

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Gert 21 Gennaio 2017 - 7:25

L’anpi non teme il ridicolo.
Piuttosto in epoca di tagli e razionalizzazioni di spesa, l’anpi potrebbe essere uno di quei carrozzoni da cui cominciare a dare l’esempio.
Dubito che esista ancora qualche partigiano.

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Carlo Frusca 21 Gennaio 2017 - 8:52

partigiani purtroppo forse no. ma figli di partigiani si.ORA E SEMPRE RESISTENZA

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Anonimo 21 Gennaio 2017 - 9:24

Partigiani, belve feroci comparsi come vermi solo alla fine, quando si trattava di saltare sul carro dei vincitori. Vigliacchi che attaccavano vecchi tedeschi in ritirata per poi nascondersi e lasciar fucilare cittadini inermi e innocenti. Prima adulatori del fascismo, poi assassini spietati senza freni. Assassini delinquenti della peggior specie che approfittando della situazione hanno liberato la loro natura bestiale e deviata dandosi a massacri persino di donne, ragazzine e bambini, stuprando e seviziando.
Data l’età ora queste merde dovrebbero essere tutti stecchiti. Chi cazzo sono questi imbecilli dell’ANPI? IDIOTI figli dei CANI BASTARDI!?

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Anonimo 23 Gennaio 2017 - 9:58

L’ANPI è una associazione, per cui si può iscrivere chiunque e non deve per forza essere formata da ex partigiani

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