Roma, 13 ott – Il Triveneto è stato un territorio dai sentimenti nazionalistici e patriottici assolutamente attivi. Anzi, si potrebbe aggiungere che il Veneto era pieno di sentimenti attivi ma anche contrastanti. Leonilde Lonigo Calvi era, invece, una fervente patriota, una delle donne più coraggiose che costruirono la Patria con il sangue.
La studentessa venetista
Il Venetismo è un movimento politico ancora molto attivo nella regione del nord-est. Promulgherebbe, infatti, ideali legati all’indipendenza politica, sociale ed economia del Veneto dal resto dell’Italia in modo tale da divenire uno Stato sovrano a tutti gli effetti. Questi sentimenti, però, non sono recenti ma affondano le radici centinaia di anni or sono.
Leonilde Lonigo Calvi era una giovane studentessa originaria di Lendinara, in provincia di Rovigo, che, nel suo soggiorno studentesco a Padova, venne in contatto con i pensieri indipendentisti veneti. In particolare, a portare la giovane “sulla cattiva strada” ci pensò la patriota trevigiana Maddalena Montalban Comello. Le due, infatti, assieme ad altre colleghe, diedero alla luce una serie di volantini e materiali per promulgare clandestinamente le loro idee.
I doni alla regina e al generale e l’incarcerazione
Leonilde Lonigo Calvi e la Comello aiutavano giovani irredentisti a superare i confini austriaci ed a raggiungere il Piemonte per arruolarsi e combattere per annettere il Veneto all’Italia. Per ingraziarsi la bontà della casata di Savoia, lavorò alla realizzazione di un album da parte di tutte le donne venete in senso lato (quindi anche istriane, dalmate, ecc.) affinché la principessa fosse mossa a compassione. Venne costruita anche una daga in dono al generale Garibaldi affinché conducesse le sue camice rosse a Venezia e la liberasse.
La Calvi, però, non ebbe vita facile. Venne, infatti, incarcerata nel 1863 per alto tradimento e venne condannata ad un anno di reclusione. Nel 1864 venne liberata dopo aver passato più di 18 mesi in carcere. La valorosa donna ottenne un riconoscimento dal re, un anello con tre pietre in segno di gratitudine. Leonide Lonigo Calvi morì a Padova il 12 ottobre 1901 dopo aver visto l’unificazione del suo Veneto all’amata Italia.
Tommaso Lunardi