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Ideario24, cronaca di un ambizioso progetto culturale

by La Redazione
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Cagliari, 27 nov – Si è svolto dal 19 al 21 dicembre scorso Ideario24, festival culturale di Cagliari giunto alla terza edizione. Un risultato significativo, partendo dal presupposto che l’appuntamento non fa parte del circuito mainstream.

“Senza paura delle idee”

Nella recentissima edizione l’iniziativa è stata realizzata sotto l’egida dell’Asi, ente di promozione sociale e sportiva, che, in
collaborazione con l’associazione culturale Ideario, ha nuovamente affidato la direzione artistica al giornalista Fabio
Meloni
. Come da tradizione gli obiettivi, sottolineati dallo stesso curatore, sono stati ambiziosi: “Andare oltre il muro del conformismo, senza avere paura delle idee, anche di quelle ‘politicamente scorrette’, e proporre una visione alternativa al pensiero unico e dominante nelle casematte della cultura. Senza timori reverenziali e favorendo il libero confronto. Tra gli obiettivi anche la promozione libraria e l’invito alla lettura, rafforzando l’idea che i libri rappresentino un intramontabile strumento per la diffusione della Cultura. Una ricchezza fondamentale per qualsiasi comunità, una garanzia concreta di sviluppo e di crescita per un popolo che guarda al futuro con fiducia. Oltreché un baluardo contro le degenerazioni della società contemporanea”.

Gli ospiti di Ideario24

Al centro culturale “Sa Manifattura” un trittico di giornate intense, ricche di appuntamenti e ospiti. Si è parlato – praticamente – di tutti i temi caldi: geopolitica, Europa, polemica fascismo/antifascismo, immigrazione, scuola, pensiero unico e transizione energetica.

Nello spazio “Sfogliando i libri di…” Gennaro Sangiuliano ha presentato il volume “Trump. La rivincita”. Accompagnato da Daniele Scalea, presidente del Centro studi Machiavelli, l’ex Ministro della Cultura ha tratteggiato i nuovi scenari per gli Usa determinati dal suo ritorno alla Casa Bianca, con le inevitabili ripercussioni per l’Europa e l’Italia. “Maledetta Europa” è invece il titolo del volume di Gianluigi Paragone. Il noto conduttore televisivo, già senatore, ha analizzato la storia dell’Unione europea: riflessioni, critiche e accuse su storia, istituzioni, regole interne e rapporti economici e politici col resto del mondo. “Un’Ue che ha sostituito la politica con la finanza, i governi coi mercati, i popoli col capitale”, ha detto l’autore.

Spazio nella seconda giornata a Brunella Bolloli e al suo “Il verminaio. L’inchiesta sui dossier dell’antimafia”. Il libro, presentato da Andrea Curreli, è un viaggio tra i misteri e le rivelazioni sullo scandalo dei dossieraggi che ha scosso la politica italiana, un sistema scoperto all’interno della Direzione nazionale antimafia, la Superprocura ideata dal giudice Giovanni Falcone per combattere la criminalità organizzata. Trame tessute da ‘spioni’ che sono andate avanti per almeno quattro anni, in un consistente accesso alle banche dati.

Ideario24: libri e dibattiti

La stessa Bolloli ha moderato il dibattito “Vedo fascisti dappertutto”, animato da Alberto Busacca e Stefano Stochino. Rispettivamente autori di “Fasciofobia” e “La Repubblica transitoria”, hanno parlato dell’ossessione antifascista, cresciuta particolarmente da quando è nato il Governo Meloni, e sull’utilizzo di un anacronistico ‘ritorno al fascismo’ come strumento di polemica politica, che trova un alibi nella XII Disposizione transitoria della Costituzione.

È stato poi il turno di Fausto Biloslavo (in collegamento dalla Siria) e di Francesca Ronchin. Il primo è l’autore di “Talebani dell’accoglienza”, la seconda di “Ipocrisea”. Due inchieste giornalistiche sul ‘sistema immigrazione’ realizzate sul campo, sia lungo le rotte migratorie marittime del Mediterraneo che in quelle terrestri dei Balcani. Un approfondimento sui lati più
oscuri di questo gigantesco fenomeno che l’informazione ‘mainstream’ ignora, trincerandosi dietro troppi luoghi comuni su immigrazione e Ong.

Ancora libri nella terza e conclusiva giornata di Ideario24. “A scuola di declino” è il titolo del volume di Marco Bassani, professore di Storia del Pensiero politico. Insieme a Maria Dolores Picciau l’autore ha raccontato della critica ai più diffusi manuali scolastici, che insegnano la storia dei principali avvenimenti politici ed economici da una prospettiva interpretativa che può essere definita, in senso lato, marxista, terzomondista e radicalmente ecologista. Un volume che tenta di aprire un dibattito sul “sottosviluppo scolastico”.

Un ricco programma

Sempre Bassani , insieme a Fabio Dragoni e Luca Ricolfi (autore del libro “Il follemente corretto”), ha preso parte al dibattito “La prigione del pensiero unico”. Introdotti dalla giornalista Madina Fabretto, hanno analizzato il condizionamento imposto nelle dinamiche culturali dell’Occidente, che ha dato vita ai ‘dogmi’ del ‘politicamente corretto’, con un’evidente volontà, tra i vari obiettivi, di rileggere acriticamente la storia e di riformare il linguaggio, spaziando dalla ‘cultura della cancellazione’ ai
codici linguistici e di scrittura. Un perverso meccanismo che vuole silenziare e delegittimare, spingendosi fino alla discriminazione e alla demonizzazione, i ‘non allineati’.

Per chiudere la terza edizione, Fabio Meloni ha presentato insieme al suo autore, Fabio Dragoni, il libro “Per non morire al verde”, che analizza la transizione energetica non come il risultato di un’innovazione tecnologica, ma come la conseguenza di una precisa scelta politica, che, secondo Dragoni, “somiglia tanto a una religione, un’ideologia ambientalista radicale coi paradossi che ne conseguono”.

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