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Samurai d’inchiostro: i manga a CasaPound mandano in tilt i censori politicamente corretti

by Carlomanno Adinolfi
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CasaPound, fumetto giapponese

Roma, 5 mar – Come molti di voi sapranno, per domani venerdì 6 marzo è prevista una conferenza sul fumetto e l’animazione giapponese, dal titolo “Samurai d’inchiostro – sole e acciaio nel fumetto giapponese”, nel palazzo di CasaPound in via Napoleone III a Roma. Tra i relatori era stato invitato Marco Turconi, uno dei tre storici fondatori di Yamato Video, il più importante distributore di dvd e anime giapponesi in Italia. E molti di voi avranno letto con stupore uno strano comunicato di smentita da parte di Yamato Video. Dico “strano” perché nel comunicato prima si parla dell’estraneità di Yamato dall’evento e da qualunque sede politica in cui quasi si prendono le distanze da Marco Turconi perché “l’unico socio di Yamato Video è Fabrizio Ferrario” ma poi si dice che “Marco Turconi di Yamato Video non interverrà”. Avremmo voluto fare subito chiarezza ma ci era stato chiesto dallo stesso Turconi di aspettare un comunicato di rettifica da parte di Yamato. Ma dopo quasi 48 ore in cui questo comunicato non è stato ancora diramato credo sia nostro dovere fare chiarezza, visto che questa “strana” smentita ha fatto un giro fin troppo largo rimbalzando anche all’estero.

Fumetti giapponesi a CasaPound

Ho conosciuto Marco Turconi lo scorso 27 dicembre a Milano, nel suo negozio Yamato Shop. Ho voluto conoscerlo perché pochi giorni prima, il 14 dicembre, aveva non solo ospitato ma anche promosso la presentazione del fumetto di Ferrogallico su Mishima, insieme all’autore Federico Goglio e al console Mario Vattani. Un tipo di conferenza che solitamente attira comunicati dell’Anpi, articoli di Berizzi, isterie dal gruppo L’Espresso eccetera e che nonostante questo Turconi aveva deciso di fare in un famosissimo negozio dedicato al fumetto nipponico. Interessato dal suo coraggio ho voluto conoscerlo anche perché avevo appena concordato di fare una conferenza sul fumetto giapponese nella sede di CasaPound a Roma. Avevo già l’ok di Riccardo Rosati (yamatologo, studioso di orientalistica, critico cinematografico che già ha scritto diversi saggi “impegnati” sull’animazione giapponese), di Pier Luigi Manieri (scrittore e critico cinematografico, tra gli ideatori del Premio Etruria Cinema e amante dell’animazione giapponese, di cui ha spesso trattato nel suo blog Cinema Marziale e per cui ha recentemente organizzato l’evento Big in Japan) e di Enrico Petrucci (storico e scrittore, curatore di un progetto editoriale sull’animazione giapponese di prossima pubblicazione).

E mi sarebbe piaciuto in caso avere anche Turconi. Il quale è risultato entusiasta dell’iniziativa e contento dell’invito, tanto da dare un ok di massima, dicendo che avrebbe parlato della sua esperienza, di quanto è stato difficile all’inizio scardinare il cliché del manga e anime come “cose per bambini” e di quanto i cartoni nipponici fossero stati inizialmente ostracizzati dalle truppe cammellate della cultura dell’estrema sinistra che vedevano in Mazinga e nei suoi simili un pericoloso richiamo all’eroismo e al patriottismo. Fui subito chiaro: “La conferenza di farà a CasaPound, se vieni ci saranno molte polemiche e verrai attaccato”. Lui aveva sorriso, dicendo che è un uomo libero che va ovunque voglia e che proprio per il fatto di non avere né etichette politiche né preclusioni di qualunque tipo nessun posto è per lui un taboo. L’organizzazione dell’evento è andata avanti, una volta preparata la locandina dai grafici come sempre l’ho sottoposta ai relatori. Turconi non solo l’ha approvata ma ha affermato che gli piaceva moltissimo.
Poi sono sopraggiunti alcuni problemi, non ultimo quello derivante dall’emergenza coronavirus che a causa di una serie di eventi che hanno toccato lo stesso Turconi, ne hanno messo a rischio la presenza.

In attesa di chiarimenti

Mentre ci mettevamo d’accordo su eventuali registrazioni video o messaggi da leggere al pubblico per tamponare una sua eventuale assenza, la locandina web ha scatenato il previsto panico mediatico. Dopo un’intera giornata di attacchi alla pagina di Yamato, martedì scorso è uscito lo strano comunicato di cui si parlava all’inizio. Dopo aver chiesto chiarimenti a Turconi la risposta è stata immediata e netta: il comunicato è stato scritto da chi gestisce la comunicazione social e non è stato affatto approvato né dal socio proprietario di Yamato Video (Ferrario) né da Turconi. “Domani (ovvero mercoledì, quindi ieri, ndr) uscirà una mia rettifica”, ha assicurato. Ieri sempre Turconi ci ha detto di aver preparato il comunicato, ma che forse sarebbe uscito nella giornata di oggi. Noi lo stiamo ancora aspettando, ma visto che ancora non è uscito è stato nostro dovere intervenire per fare la giusta chiarezza. Restare per due giorni in silenzio mentre fuori infuria la polemica non è mai stato il nostro stile e lo avevamo fatto solo per cortesia dietro esplicita richiesta di chi, seppur per colpa sicuramente indiretta, ha messo in discussione la parola del sottoscritto ma soprattutto della testata e di CasaPound Italia. Ma arrivati a questo punto era d’obbligo rispondere, sperando che questo articolo di chiarimento acceleri le giuste e doverose rettifiche.

Carlomanno Adinolfi

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4 comments

Giovanni Parlatore 6 Marzo 2020 - 1:02

Ue, fascistello, io politicamente corretto non sono e mi reputo un censore della vecchia scuola ROMANA LATINO CRISTIANA figlioletto della merda nera.
I giappominchia hanno una tradizione di estrema destra notevole da quando durante la II WW hanno scelto di STARE DALLA PARTE SBAGLIATA.
DICIAMO CHE SONO STATI NUKKATI.
QUINDI SEI VOI FROCETTI TEUTONI/GALLICI E ALTRE ROBE DA FROCETTI SUCA CAZZI AVETE DA ESPRIMERVI SUI MANGA (CRISTO GESÙ, AVETE LA MERDA NEL CERVELLO) IN OTTICA NEO FASCISTA, POTETE SENTIRVI MASCHI QUANTO VOLETE MA IN REALTÀ L’ UNICA COSA CHE GODETE È UNA VERGA NEL CULO.
SAMURAI… AHAHAHAHHAHA, QUELLI ERANO GUERRIERI CON UN CODICE DI ONORE CHE VOI NEANCHE CAPIRESTE TRA 1000 ANNI.
Spero che i vostri genitori siano persone un po’ anzianotte, invece di pensare ai manga, pensate al vostro igiene. Quello mentale è ormai andato a buttane.
IL PIÙ BEL FASCISTA È QUELLO APPESO ALL’ IN GIÙ ❤️🖕🏿
MA POI CHE MINCHIA DI NOME È CARLOMANNO?!
I TUOI FORSE SE LA SONO GIOCATA BENE DOPO IL FASCISMO, PER PERMETTERE A TE, CARLOMANNO (AHAHAHAHAHAH CHE NOME!!) DI VENIRE ALL’ ESISTENZA!!

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Mastrantonio 6 Marzo 2020 - 4:43

Gentile signor Carlo Magno, ci potrebbe dire chi ha avuto la brillante idea di selezionare quei personaggi per la vostra locandina? Forse non se ne è accorto ma ci sono: un pirata ribelle che si atteggia a rivoluzionario cubano, un professore sessantottino, un tizio mascherato che sembra uscito da un Gay Pride, e infine la versione robotica del logo della DC.
Le chiedo di farlo rifare con personaggi che veramente incarnino i valori della destra nazionale: il Supremo Desslock, Lepka, Re Vega! Uomini con pieni poteri!

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SergioM 10 Marzo 2020 - 2:38

Caro Adinolfi …. al suo posto non avrei pubblicato i RIVOLTANTI
commenti di due minus habens , anche scarsi nell’ uso dell’ Italico idioma .
Il primo , figlio dell’ idiozia che ci portò al VILE TRADIMENTO
il secondo , finto uomo di dx che ignora però i simboli della DX

splendido lo sfondo con la 旭日旗 Kyokujitsu-ki

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SergioM 10 Marzo 2020 - 2:52

安倍 晋三 Abe Shinzō

ha autorizzato le FF.AA. Giapponesi ad usare la

旭日旗 Kyokujitsu-ki

三島 由紀夫 Mishima Yukio dall’ ADE o dal Walhalla

VEGLIA SULL’ IMPERO kikukamonshō

Tenno Heika Banzai! Banzai! Banzai!

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