E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Confesercenti sulle imprese del commercio e del turismo. Nel trimestre gennaio-marzo, spiegano dall’associazione,ย titolari e soci d’impresa sotto i quarant’anniย sono diminuiti di oltre 25mila unitร , mentre sono aumentati di 17mila gli imprenditori oltre quella soglia di etร nello stesso settore. Il risultato รจ un’emorragia continua, che attesta nel trimestre a -8mila il numero di attivitร in essere.ย A pesare, oltre alla mancata ripresa, รจ soprattutto la deflazione, con il ribasso continuo dei prezzi che porta – almeno a livello aggregato – ad un rinvio degli acquisti, strozzando cosรฌ il commercio.
Scendendo nel dettaglio dei dati, la parte del leone la fa la distribuzione moda,ย che vede scomparire quasi 3milaย titolari, seguita dalla seguita dalla ristorazione mobile, il cosiddetto ‘street food‘ che sente la crisi nonostante il boom, che perde piรน di 2mila unitร , per finire con i bar, che sfiorano le 2mila chiusure nonostante la liberalizzazione abbiaย aiutato l’apertura delle attivitร .
“Dati allarmanti”, spiega il segretario di Confesercenti, Mauro Bussoni, “che dimostrano come, in un mercato globalizzato e competitivo come quello attuale, improvvisarsi imprenditori sia una missione ormai quasi impossibile. Migliaia di giovani, la fascia piรน colpita dalla disoccupazione, tentano ogni anno la via dell’impresa, aprendosi un negozio o un pubblico esercizio per crearsi da soli quel posto di lavoro che per loro, purtroppo non c’รจ. Chiediamo che venga messa in campo anche un piano di sostegno alle nuove imprese per traghettarle verso il consolidamento, riducendone le imposte per i primi anni di vita ed estendendo anche ad esse i provvedimenti di fiscalitร agevolata”.
Filippo Burla