Washington, 7 nov – A due giorni dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti l’Fbi ha deciso di togliere le castagne dal fuoco alla candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, archiviando l’inchiesta email-gate. Come il direttore del Federal Bureau of investigation James Coney abbia potuto liquidare in 15 minuti l’innocenza della Clinton, dopo un anno di approfondite indagini, non ci è dato saperlo. Hillary si era difesa ammettendo il proprio errore ma dichiarando la propria innocenza, dicendo che quelle mail erano presenti soltanto per facilitarle il lavoro; difesa tuttavia non sostenibile poiché non era vera la premessa, secondo la quale nei canali non ufficiali non sarebbero stati presenti segreti di stato. Le informazioni segrete, come aveva attestato l’Fbi erano invece presenti, pertanto il reato era effettivo. Nonostante le prove di estrema negligenza da parte della Clinton e dei suoi colleghi nel gestire informazioni delicate con server a rischio di pirateria informatica, Hillary può dirsi così candidabile e stamane, con il sostegno dell’uscente presidente Barack Obama, è stata dichiarata come unico successore alla cattedra dei Democratici.
Torna dunque la speranza per i mercati finanziari di vedere la loro favorita, la Clinton, uscire vittoriosa nella corsa alle elezioni presidenziali di dopodomani. La notizia dell’assoluzione ha fatto festeggiare i listini asiatici, che si sono mossi tutti in territorio positivo, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso questa mattina con un +1,61%. Anche Wall Street ha avuto una partenze sprint incoraggiando di conseguenza le piazze finanziarie europee. Un tam tam globale che mette in luce, più che mai, le schizofrenie degli scommettitori apolidi e uniti dal solo desiderio di far fruttare i loro investimenti nel più breve tempo possibile. In Europa è Piazza Affari a vantare la performance migliore con un rialzo superiore al 2% guidata dai bancari. Bene anche le altre europee: Londra aggiunge l’1,5%, Parigi sale dell’1,8% e Francoforte dell’1,7%.
La paura di una possibile vittoria di Trump sarebbero state fugate anche dal voto anticipato in alcuni Stati. Secondo quanto emerge dalle prime rilevazioni, gli elettori che hanno approfittato del fine settimana per recarsi alle urne in anticipo avrebbero espresso la preferenza per la candidata democratica. I giochi sono fatti? Mancano poche ore e la sfida a stelle e strisce potrebbe riservare altri clamorosi colpi di scena, ma sulla candidata democratica c’è chi sta scommettendo forte.
Giuseppe Maneggio