O forse no? Sempre da via Nazionale spiegano che “la diminuzione รจ stata sostanzialmente uguale all’avanzo di cassa del mese“, che si attesta a 14.5 miliardi. Inoltre,ย “la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, il lieve apprezzamento dell’euro e gli scarti di emissione hanno diminuito il debito per 0,1 miliardi”. La somma fra queste due voci fa proprio 14.6 miliardi, cioรฉ il livello di indebitamento ridotto nel corso del periodo.
Si tratta di eventi non eccezionali, ma nemmeno strutturali. Vale a dire che, pur essendo il dato senza dubbio positivo, non รจ (ancora) possibile parlare di tendenza che sarร possibile replicare sul lungo periodo. Il debito รจ previsto sรฌ in discesaย dall’attuale 132 circa al 123% entro il 2018, ma le stime sono basate anche su obiettiviย di crescita che difficilmenteย verranno raggiunti.
Inoltre รจ da rilevare come, ampliando il raggio dell’analisi, il segno da negativo diventa positivo. Nei primi sei mesi dell’anno infatti, scrivono sempre da Palazzo Koch,ย Nei primi sei mesi dell’anno, il debito delle amministrazioni statali รจ infatti nel complesso aumentato di 68,7 miliardi, arrivando alle cifre record degli ultimi mesi.
Filippo Burla
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