Roma, 30 apr – In zona gialla hanno riaperto solo i bar e ristoranti che hanno spazi esterni, quindi resta vietato consumare il caffè al banco: una restrizione che uccide i bar italiani, lancia l’allarme la Fipe-Confcommercio. Un rito che gli italiani speravano di poter consumare nuovamente dopo mesi di chiusure, quello di bere il caffè nel bar di fiducia o in una pausa dal lavoro. E invece niente. A raccogliere l’allarme lanciato dalla Fipe è Forza Italia, che chiede di rivedere il divieto a metà maggio, quando si farà il “tagliando” al coprifuoco, misura illogica e iniqua.
Fipe contro il divieto di consumazione al banco nei bar: “Privo di fondamento giuridico e sanitario”
‘Il divieto di consumazione al banco è privo di fondamento giuridico e sanitario. Se il governo non vuole contraddire sé stesso, dovrebbe chiarire una volta per tutte e in maniera inequivocabile che bere un caffè al banco e mangiare un croissant è possibile e, con il giusto distanziamento interpersonale, privo di rischi. Ci aspettiamo che si metta subito mano ad un intervento che ristabilisca la possibilità di consumare al banco“. E’ il monito che arriva dalla Fipe-Confcommercio.
“Un attacco al modello del bar italiano”
Come è noto, il consumo al banco non viene vietato dal nuovo decreto Riaperture, ma da una circolare diffusa il 24 aprile dal Viminale, in cui si legge che “il servizio al banco rimarrà possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”. “Questo – conclude il vicepresidente vicario Aldo Cursano – è un attacco al modello del bar italiano, che noi vogliamo invece difendere lanciando una campagna a livello nazionale. Un modello, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, fatto di caffè bevuti velocemente, al bancone, tra una pausa e l’altra e accompagnati al massimo da un salato o un dolce”.
“Dall’inizio della pandemia perdita di fatturato di 8 miliardi”
“Un’abitudine per milioni di italiani che è linfa vitale per i 144mila bar del nostro Paese che dall’inizio della pandemia hanno registrato una perdita di fatturato di 8 miliardi di euro e una riduzione della forza lavoro pari a 90mila persone”, spiega Cursano.
Forza Italia: “Rivedere divieto con il tagliando del coprifuoco”
“Il divieto di consumo al banco nei bar sta mettendo ulteriormente in difficoltà un comparto che ha già subito gravissime ripercussioni dalle chiusure imposte. Nel tagliando di maggio, oltre al coprifuoco, si valutino, dunque, anche regole e restrizioni ancora vigenti che sono dannose sul piano economico e di dubbia utilità su quello della profilassi. Con adeguati protocolli a tutela della salute queste regole possono essere rimosse”. Così il deputato di Forza Italia Luca Squeri, componente della commissione Attività produttive della Camera.
Adolfo Spezzaferro