Roma, 30 apr – “AlUla can be the city of the future, as well as of the past”. Traduzione: “AlUla può essere la città del futuro, così come del passato”. E’ il mirabolante titolo dell’articolo di Matteo Renzi pubblicato il 24 aprile sul quotidiano saudita Arab News, noto per essere vicino alla famiglia reale (cosa peraltro piuttosto scontata, considerando il livello di libertà di stampa vigente in Arabia Saudita). Insomma l’ex premier, non pago di lavorare con il controverso principe reggente Mohammed bin Salman, scrive pure editoriali per il giornale di Riad.
Ora, sarebbe inutile rimarcare ancora una volta il più che discutibile rapporto tra il senatore italiano Renzi e uno dei regimi più oscurantisti del globo, non fosse che spocchiosamente l’ex primo ministro se ne infischi delle sacrosante critiche. Ad essere generosi, e non ci va proprio di esserlo nel caso di specie, potremmo però sorvolare pure su questo imbarazzante comportamento. Renzi dovrebbe soltanto decidersi: o ricopre incarichi istituzionali in Italia evitando di incensare i “dear friends” sauditi, oppure da privato cittadino collabora con chi vuole. Tertium non datur.
Cosa ha scritto Renzi nel suo “editoriale saudita”
Ma andiamo oltre e vediamo cosa ha scritto esattamente Renzi nel suo primo editoriale per Arab News. Il leader di Italia Viva presenta la regione saudita di Alula, descrivendola come un posto meraviglioso. E lo è, senza alcun dubbio. In questa vasta area desertica – di circa 22mila mq – c’è pure il primo sito patrimonio mondiale dell’Unesco dell’Arabia: Hegra. Notevoli oasi e diversi antichi siti risalenti a migliaia di anni fa. E’ in questa regione che si trovano un centinaio di tombe, di epoca nabatea, scavate nella roccia arenaria. Nulla da dire quindi sulla straordinarietà del luogo, peccato che Renzi non sia un redattore della Lonely Planet e non si limiti a descrivere la bellezza di un sito storico saudita.
“La regione di AlUla in Arabia Saudita è la prossima grande opportunità per stabilire una destinazione globale per la cultura, la storia, il patrimonio e l’ecoturismo”, scrive l’ex sindaco di Firenze. “Con il lancio della Commissione reale per il ‘Journey Through Time Masterplan’ di AlUla, AlUla e l’Arabia Saudita stanno seguendo questo approccio inclusivo alla comunità e incentrato sulla cultura. E, come è avvenuto a Matera, la rigenerazione di AlUla sarà costruita sul rispetto della cultura del passato”, precisa Renzi.
Eccoci, l’Arabia Saudita descritta come un modello di ecosostenibilità, inclusività e pure turismo del futuro, con Alula paragonata a Matera e con tanto di citazioni inflazionate di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”. Infine, in preda a un elettrizzante entusiasmo, Renzi ci parla della “sostenibilità economica, ambientale e sociale” (già, pure quella sociale, in Arabia Saudita…) del masterplan pensato dal principe Bin Salman. Ma sì, colui che autorizzò l’omicidio di Kashoggi non può che realizzare un “nuovo Rinascimento”. Detto poi dall’ex primo cittadino di Firenze. Pietà.
Eugenio Palazzini
3 comments
Perfetto mo sappiamo chi c’era dietro la guerra in Syrya Sovrana Laica e Libera : a renzio te ce vedo bene coi wahabiti! daje magari s’è liberato il posto di al zarkawi|
Se sto bischero d’un cane sciolto in cerca di padroni mi cita Dostoevskij, io gli cito Eliot.
*
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l’un l’altro
La testa piena di paglia. Ahimé!….
…
Questa è la terra morta
Questa è la terra dei cactus
Qui le immagini di pietra
Sorgono, e qui ricevono
La supplica della mano di un morto
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo.
…
È questo il modo in cui finisce il mondo
Non già con uno schianto ma con un piagnisteo.
Fate una ricerca per sapere quante persone hanno detto che la bellezza salverà il mondo.
Prima di Renzi.