Bruxelles, 29 apr – Uno dei paladini dell’attuale progetto europeo, l’ex premier Mario Monti, si dice seriamente preoccupato per una disintegrazione europea che potrebbe riportare il Continente al suo bellicoso passato.
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano on line europeista Politico, il presidente della Bocconi si pronuncia su diversi temi che attanagliano l’Unione europea e i suoi partner. Il più importante e ravvicinato è certamente rappresentato dal referendum che deciderà il futuro dell’adesione britannica all’Ue. In caso di Brexit, per Mario Monti, saranno inevitabili conseguenze negative che sull’onda britannica potrebbero portare altri paesi ad uscire dal progetto comunitario. “La Gran Bretagna perderebbe la possibilità di plasmare l’Unione europea”, e lascerebbe tale compito alla “diletta Germania”, afferma oggi il professore. “L’Ue sta attraversando una crisi che porta me ed altri a considerare per la prima volta se non si stia puntando verso la disintegrazione. Non è mai stata colpita da un numero tale di crisi diverse di questa gravità“.
Monti fa riferimento al problema immigratorio, ma anche alla stagnazione economica e alla minaccia crescente del terrorismo: tutte variabili impazzite che stanno minando dal basso le fondamenta del progetto europeo. “Ciò che mi preoccupa”, prosegue Monti, “è che, nonostante l’Ue abbia sviluppato se stessa attraverso le crisi, in risposta ad esse, questa volta ciò potrebbe non accadere”. Le soluzioni adottate stanno riportando il raggio di azione su scala nazionale e questo è inaccettabile per l’ex premier italiano. “Allo stesso tempo”, nota Monti, “c’è un declino nella fiducia nelle autorità nazionali, della partecipazione al voto e una crescente impazienza con la carenza di risultati dei governi nazionali”.
Alla domanda quale possa essere la risposta adeguata per affrontare questa crisi, Monti ammette che non si può fare molto, “magari una insurrezione intellettuale che evidenzi il cinismo dei governi nazionali“. Anche l’eventualità di un euro a due velocità che era stata sempre rigettata dagli europeisti convinti pare oggi possa servire, secondo Monti, per salvare l’architettura di quel progetto tanto agognato dalle èlite finanziarie. Poi l’ex premier, il cui peso politico ormai è del tutto annullato, sebbene rivesta ancora la carica di senatore a vita in parlamento, precisa che non è per una crociata morale che continua ad impegnarsi nel dibattito a difesa dell’Unione europea, bensì perché “lo stato naturale delle cose sul suolo europeo non è la pace”.
Giuseppe Maneggio
5 comments
Predica bene e razzola molto male. Lui è tra le cause principali di questa situazione…
Proprio questo gesuita, servo del potere che ha contribuito a distruggere l’Italia, si sta rendendo conto che poi alla fine, rischia alla grande.
La preoccupazione non è per l’Europa, è per il rischio che molti di loro, si stanno ponendo dìinnanzi, ad una avanzata della coscenza collettiva Italiota.
Li non si faranno certamente prigionieri.
Caro Monti, tu devi temere solo una cosa: quando il vento girerà e l’attuale classe di potere verrà spazzata via, tu sarai tra i primi che arresteremo. Ti processeremo per altro tradimento, e penso che, con tutta probabilità, verrai condannato e passerai il resto dei tuoi giorni in galera.
Sarà processato nella nuova Norimberga italiana.
Insieme a lui e i politichettisti e politicotte liberal-chic
da strada unitamente ai generali delle forze armate traditori in primis della Bandiera e del Paese a cui giurarono fedeltà e difesa estrema(prima di intascare milioni attuali per non far nulla).
Credo che dovremmo cominciare seriamente a considerare Mario Monti un traditore della Patria e come tale andrebbe trattato!