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Attacco al Museo del Bardo, arrestato terrorista sul barchino diretto in Italia

by Eugenio Palazzini
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Roma, 18 mag – Il principale sospettato dell’attacco terroristico al museo del Bardo di Tunisi, avvenuto il 18 marzo 2015, è stato arrestato ieri. Le unità della Guardia marittima nazionale del Sahel lo hanno bloccato al largo della costa orientale della Tunisia, mentre era a bordo di un barchino e si apprestava a raggiungere irregolarmente l’Italia. Per l’esattezza, come riportato da La Presse, il presunto attentatore (la sua identità non è comunque stata rivelata) era su una delle due imbarcazioni di clandestini intercettate al largo delle coste di Nabeul e Sousse.

Il terrorista stava venendo in Italia

“Le due barche trasportavano 27 migranti irregolari di nazionalità tunisina” ed erano dirette in Italia, dice Karim Balhouch, segretario generale del sindacato della Guardia marittima a Sousse. Gli immigrati irregolari, di età compresa tra i 20 ei 34 anni, sono stati consegnati alle unità del Distretto marittimo di Nabeul e alla Guardia marittima di El Kantaoui, a Sousse. Ricordiamo che il 20 maggio 2015, due mesi dopo l’attentato al museo del Bardo, un altro cittadino nordafricano venne arrestato nel milanese: l’allora ventiduenne di nazionalità marocchina Abdel Majid Touil, ricercato dalle autorità di Tunisi e accusato di aver aiutato i terroristi. Gli uomini della Digos, Polizia di Stato, lo catturarono a Gaggiano (Milano).

L’attentato al Museo del Bardo

L’attentato terroristico al Museo del Bardo fu compiuto da almeno due terroristi che aprirono il fuoco sui visitatori, uccidendo ventuno turisti stranieri e un agente di polizia, prima di essere anch’essi uccisi dalle forze di polizia tunisina. Quarantacinque persone, per lo più turisti, rimasero ferite nell’attacco rivendicato dall’Isis. Due giorni dopo lo Stato Islamico affermò di aver compiuto anche l’attentato dinamitardo a Sana’a, capitale dello Yemen. Un attacco che provocò la morte di 142 persone.

Mentre una settimana dopo l’attacco al museo del Bardo, Beji Caid Essebsi – allora presidente della Tunisia – fece sapere che probabilmente l’attentato fu compiuto da tre uomini, non due come inizialmente ipotizzato. Il terzo terrorista, Maher Bin Al-Moulidi Al-Qaidi, fino a ieri risultava ricercato. Non sappiamo dunque se si tratti dello stesso soggetto bloccato mentre tentava di raggiungere clandestinamente le coste italiane.

Eugenio Palazzini

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