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Brexit, Parlamento boccia l’uscita senza accordo ma ora è caos totale

by Adolfo Spezzaferro
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Londra, 14 mar – E’ caos sul fronte della Brexit. Il quadro – per il governo del premier Theresa May e per il Regno Unito che vuole uscire dall’Unione europea – si complica ulteriormente.

La Camera dei Comuni britannica ha approvato, con 321 voti a favore e 278 contrari, l’emendamento del governo che respinge l’ipotesi di un’uscita dalla Ue senza accordo il 29 marzo, la cosiddetta soluzione no deal.

Poco prima aveva bocciato con 374 voti contrari e 164 a favore, l’emendamento, a firma dell’ex ministro conservatore Damian Green, cosiddetto compromesso Malthouse, che chiedeva all’esecutivo di procedere con una proroga dell’articolo 50 fino alla mezzanotte del 22 maggio prossimo, data alla quale il Regno Unito dovrà lasciare l’Ue.

Nuova prova per la May

“La mozione del governo che sarà presentata” oggi “fissa a mercoledì prossimo la scadenza per approvare un accordo sulla Brexit” ha annunciato lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, precisando che “se per allora sarà approvato un accordo, il governo chiederà una proroga dell’articolo 50 fino al 30 giugno. Ma se non sarà approvato, il governo avrà bisogno di un’estensione più lunga, che richiederà la partecipazione del Regno Unito” alle elezioni europee del prossimo 26 maggio.

“Se si vuole evitare un no deal, bisogna votare un accordo” ha detto la premier May, dopo il voto alla Camera dei Comuni, sottolineando come ci sia stata “una chiara maggioranza” contro un’uscita senza accordo e assicurando che chiederà una proroga dell’articolo 50.

“Lasciatemi essere chiara: un’estensione tecnica breve sarà offerta solo se abbiamo un accordo. Dunque, la Camera deve capire ed accettare che, se non è disposta a sostenere un accordo nei prossimi giorni e non è disposta a sostenere un’uscita senza accordo il 29 marzo, allora sta indicando che c’è bisogno di una proroga molto più lunga dell’articolo 50. Una tale estensione richiederà indubbiamente che il Regno Unito partecipi alle elezioni europee del maggio prossimo. Non penso che sarebbe la giusta soluzione”, avverte la leader Tory.

“Ma la Camera – conclude – deve affrontare le conseguenze delle decisioni che prende”.

Corbyn: “Proroga adesso inevitabile”

Una proroga dell’articolo 50 è adesso “inevitabile” ha detto anche il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn. “Troviamo una soluzione per affrontare la crisi che ha di fronte questo Paese e le sue profonde preoccupazioni”, ha esortato.

Ue: Dovete trovare un’intesa per un accordo”

La Commissione europea, afferma un portavoce, “prende atto dei voti di questa sera alla Camera dei Comuni. Ci sono solo due modi per lasciare l’Ue: con o senza un accordo”.

“L’Ue è preparata per entrambi. Per togliere il no deal dal tavolo, non basta votare contro il no deal: bisogna arrivare ad un accordo. Abbiamo raggiunto un accordo con il primo ministro britannico e l’Ue è pronta a firmarlo“.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Mario 14 Marzo 2019 - 9:33

Mi sbaglio o per l’uscita si è già espresso il popolo… A che serve un referendum se poi, come accade qui, la decisione ultima spetta nuovamente ai pupazzi politici… Rassegnatevi inglesi, sarete europei per sempre!

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