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Ancora coltellate in Germania: afgano ammazza un uomo e ne ferisce un altro

by Cristina Gauri
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Roma, 5 lug — In Germania continua la scia di attacchi e omicidi, tutti commessi da immigrati utilizzando coltelli o altri tipi armi bianche, nei confronti di cittadini tedeschi: dopo l’orrore di Würzburg, che ha visto tre donne morire macellate da un rifugiato somalo e altre undici persone ferite, è il turno di Greven, nel Nord Reno-Westfalia, dove un uomo è stato accoltellato a morte in un centro profughi da un immigrato afgano che ha gridato AllahuAkbar. Lo riporta il Daily mail.

Germania, afgano semina morte nel centro profughi

L’omicida, 25 anni, avrebbe ucciso un’ospite della struttura, un 35enne, e ferito gravemente un tedesco. L’aggressore si è poi dato alla fuga in un campo vicino finché un elicottero è stato inviato per rintracciarlo. Alla fine è stato individuato: gli agenti di polizia lo hanno arrestato senza che l’afgano opponesse resistenza. Il pubblico ministero ha dichiarato alla Bild che «il presunto omicida è entrato in Germania nel 2015 e vive in questa struttura dal gennaio 2018» e che con tutta probabilità «era sotto l’effetto di alcol e droghe al momento del crimine».

Il 35enne, di nazionalità azera, è morto sul colpo, mentre il cittadino tedesco è stato trasportato d’urgenza in ospedale. La Germania, che ha accolto migliaia di profughi dai paesi islamici nel 2015, vede ogni anno decine di attacchi di questo genere.

Il precedente di Würzburg

Due settimane fa nel centro storico di Würzburg, in Baviera Settentrionale, un 24enne somalo armato di coltello ha aggredito i passantitre donne morti e undici feriti il drammatico bilancio dell’attacco. Nonostante fosse in cura ai servizi psichiatrici tedeschi, la pista islamista non è esclusa. Un passante aveva sentito l’assalitore gridare «Allah Akbar» durante l’attacco. Arrivato in Germania nel 2015 (anno in cui la Merkel spalancò le porte ai rifugiati), l’attentatore era noto alla polizia per vari episodi di violenza. Sempre a Würzburg, nel luglio 2016, si era registrato il primo attentato dell’Isis in Germania, con un 17enne afgano che aveva assalito a colpi di ascia i passeggeri di un treno, per poi essere freddato dalle forze dell’ordine.

Cristina Gauri

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