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Cosa sappiamo dell’agguato al più giovane vescovo italiano in Sud Sudan

by Eugenio Palazzini
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Roma, 26 apr – Il più giovane vescovo italiano ĆØ rimasto ferito in un attentato avvenuto nella notte a Rumbek, nel Sud Sudan. Padre Christian Carlassare, vescovo e missionario comboniano, ĆØ fortunatamente fuori pericolo. Come riferito dall’agenzia Fides, che cita una fonte locale, si trova ora all’ospedale di Juba. “Nella notte abbiamo appreso dell’attentato ai danni del neo-eletto vescovo della diocesi di Rumbek p. Cristian Carlassare. Il missionario comboniano ĆØ stato immediatamente trasportato all’ospedale di Juba”, scrive l’agenzia Fides.

L’agguato al vescovo italiano

“Padre Christian ĆØ stato picchiato, insieme alla suora che era con lui, poi gli hanno sparato quattro proiettili alle gambe. Stando alle prime notizie l’attentato era pianificato pare per spaventarlo in modo che non venga consacrato vescovo”. Nei prossimi giorni ĆØ infatti prevista la consacrazione del missionario a vescovo della diocesi di Rumbek, rimasta vacante in seguito alla morte nel 2011 di monsignor Cesare Mazzolari. Intanto William Kocji Kerjok, ministro dell’Informazione di Laghi (uno dei dieci Stati che compongono il Sud Sudan), fa sapere al giornale Juba Echo che il missionario italiano verrĆ  trasferito a Nairobi, in Kenya. Dove potrĆ  ricevere maggiori cure e ottenere una trasfusione, considerato che ha perso molto sangue.

“In questo momento ĆØ ricoverato nell’ospedale di Rumbek ed ĆØ in buone condizioni, ma ci stiamo organizzando per trasferirlo per ulteriori cure a Nairobi”, dice il ministro. ”Dobbiamo mettere fine una volta per tutte alle violenze contro i leader della chiesa” nel nostro Paese e ”stiamo lavorando in questa direzione”, afferma il ministro condannando ”l’attacco mirato” contro Padre Christian. “Questa non ĆØ la prima volta che i leader della chiesa vengono presi di mira’‘, difatti ”due anni fa uno dei pastori ĆØ stato ucciso nella contea di Cuei-bet e questa volta hanno lanciato un attacco contro il nuovo vescovo”. L’agguato contro il missionario italiano ”ĆØ stato un attacco mirato. Sono andati direttamente alla porta, hanno bussato e hanno iniziato a sparare alla porta finchĆ© non si ĆØ aperta. Poi lo hanno raggiunto, gli hanno ordinato di sedersi e gli hanno sparato alla gamba”, spiega Kocji.

Chi ĆØ padre Christian

Christian Carlassare, 43 anni, nato a nato a Schio, in provincia di Vicenza, il 1° ottobre 1977. Cresciuto Piovene Rocchette, nella Diocesi di Padova, ĆØ un comboniano arrivato in Africa come missionario nel 2005. In Sud Sudan si occupa in particolare di pastorale giovanile e accompagnamento vocazionale dei giovani seminaristi nelle capitale Juba. Nominato vicario generale della Diocesi di Malakal nel 2020, da Papa Francesco ĆØ stato poi nominato vescovo della Diocesi di Rumbek l’8 marzo 2021. Il prossimo 23 maggio ĆØ in programma la sua consacrazione episcopale.

Sud Sudan, chi ha compiuto l’agguato e perchĆ©

Proprio in relazione all’attentato, sono state arrestate 24 persone. A renderlo noto ĆØ una fonte della chiesa locale al Juba Echo. ”La polizia e altre forze della sicurezza hanno arrestato diverse persone all’interno del compound e verranno condotti altri arresti perchĆ© abbiamo bisogno di sapere esattamente cosa ĆØ successo nella Chiesa cattolica della diocesi di Rumbek”, conferma al Juba Echo il ministro Kocji Kerjok. Secondo Vatican News ā€œi fedeli di Rumbek, diocesi a maggioranza dinka, una delle etnie più numerose in Sud Sudan Paeseā€ hanno accolto padre Cristian alla guida della diocesi dieci giorni fa.

ā€œProbabilmente a qualcuno non andava giù che un giovane venuto da lontano e che avesse lavorato per quindici anni con l’altro gruppo etnico preponderante nel paese, i Nuer, fosse stato scelto proprio per guidare la Diocesi di Rumbekā€. Ma chi ĆØ stato esattamente a compiere l’attacco e perchĆ©, ancora non ĆØ chiaro. E’ però probabile che padre Christian sia rimasto vittima di una faida tra tribù locali. Ricordiamo che la gran parte degli abitanti di questo Paese africano, che ha raggiunto l’indipendenza nel 2011, professa credi animisti. C’ĆØ però un’importante minoranza di cristiani, per lo più cattolici.

Eugenio Palazzini

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