Roma, 25 mag – Saipem, la società di ingegneristica dell’Eni, da molti anni opera in Africa e la sua esperienza nel gestire progetti di una certa complessità la rende un partner credibile per molti investitori. Per tale motivo sono molti i governi e le imprese africane che ad essa si affidano per sviluppare il settore petrolifero e petrolchimico. Tra questi spiccano l’Egitto e la Nigeria.
Chimica egiziana
In Egitto Saipem si è aggiudicata, in qualità di capofila di un consorzio con la società Petrojet, un contratto per realizzare un impianto chimico. A renderlo noto è stato lo stesso gruppo italiano, precisando che l’impianto commissionato da parte di Egyptian Ethylene & Derivatives Co. (Ethydco) è il primo a essere realizzato in Egitto e avrà una capacità prevista di 36mila tonnellate annue.
Obiettivo del contratto per la costruzione del nuovo impianto è realizzare un treno di produzione di gomma butadiene a basso contenuto di CIS e relative strutture. Il polibutadiene è una gomma sintetica con un’elevata resistenza all’usura e viene utilizzata nella produzione di pneumatici, che impiega circa il 70% di tutta la produzione globale. Il valore complessivo del contratto ammonta a circa 150 milioni di dollari.