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Giornalista uccisa in Irlanda, Nuova Ira ammette la responsabilità

by Ludovica Colli
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Belfast, 23 apr – Il gruppo repubblicano New Ira ha ammesso le proprie responsabilità nell’uccisione della giornalista nordirlandese Lyra McKee durante gli scontri a Londonderry. In una dichiarazione al The Irish News, l’organizzazione ha però puntato il dito contro le forze dell’ordine britanniche, ritenute responsabili dell’escalation dei giorni scorsi. La Nuova Ira “porge le più sincere scuse al partner, alla famiglia e agli amici di Lyra McKee per la sua morte”, si legge nella nota pubblicata dal giornale che spiega come il gruppo abbia usato un codice di riconoscimento a conferma dell’autenticità della rivendicazione.

I repubblicani accusano la polizia

McKee, 29 anni, è stata colpita alla testa nella notte fra giovedì e venerdì durante gli scontri a fuoco tra repubblicani e polizia nel quartiere di Creggan. Mentre ammette la propria responsabilità, la Nuova Ira sotttolinea però che la giornalista è stata uccisa durante un attacco a “forze nemiche” e ha accusato la polizia di provocare la rivolta che ha preceduto la sua morte. “Nel corso dell’attacco al nemico, Lyra McKee è stata tragicamente uccisa mentre era in piedi accanto alle forze nemiche“, si legge nella dichiarazione. “Giovedì sera, a seguito di un’incursione a Creggan da parte di forze britanniche con armamento pesante che hanno provocato disordini, l’Ira ha schierato i nostri volontari”, ha affermato l’organizzazione repubblicana, secondo quanto riportato dal giornale.

La dichiarazione congiunta dei partiti

Sull’onda dell’uccisione di McKee, i sei principali partiti politici dell’Irlanda del Nord – tra cui i rivali unionisti e repubblicani – hanno rilasciato una dichiarazione congiunta (fatto più unico che raro). ” E’ stato un atto inutile, come inutile è distruggere i progressi compiuti negli ultimi 20 anni, che hanno il sostegno incontrastato della gente di tutto il mondo”, si legge.

Rilasciati i due giovani arrestati

Sono stati intanto rilasciati i due giovani di 18 e 19 anni che erano stati arrestati qualche giorno fa in relazione all’omicidio della giornalista. Nei loro confronti non è stata formulata alcuna accusa. In un comunicato il detective Jason Murphy ha rinnovato l’invito ai residenti che erano presenti durante gli scontri di giovedì notte nel complesso residenziale di Creggan a fornire qualsiasi informazione, inclusi video, utile a “portare gli assassini di Lyra di fronte alla giustizia”.

Ludovica Colli

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