Atene, 7 lug โ Con qualche mese di anticipo rispetto alla data prevista (doveva essere settembre di questโanno), si vota oggi in Grecia per il rinnovo del parlamento. 300 i seggi da assegnare, mentre i sondaggi danno come probabile un ribaltone a capo del nuovo governo ellenico.
Tsipras addio
A farne le spese dovrebbe essere il premier uscente Alexis Tsipras, lโuomo che ha portato la Grecia fuori dal programma di salvataggio accettando quasi tutti i memorandum imposti dalla Troika. Lasciando di sรฉ una serie di macerie che parlano di una disoccupazione ancora vicina al 20%, un cittadino su tre a rischio povertร e un Pil che mostra timidi segnali di ripresa ma resta comunque di oltre il 40% superiore rispetto ai livelli pre-crisi.
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Nel frattempo, buona parte dellโeconomia ellenica รจ stata di fatto desertificata. Vuoi con cessioni all’estero – si veda alla voce aeroporti regionali, ceduti guarda caso ad una societร tedesca – vuoi con misure draconiane come quella che permette il pignoramento della prima casa.
La Grecia vira a destra
Non sorprenderร , a questo punto, che i sondaggi diano in vantaggio Nea Dimokratia diย Kyriakos Mitsotakis, che veleggia attorno al 35/40% dei consensi, mentre Syriza non dovrebbe superare il 30% delle preferenze. Considerando che il sistema elettorale รจ un proporzionale con soglia di sbarramento al 3% e premio di maggioranza di 50 seggi, significa che la formazione di centrodestra potrebbe addirittura governare senza dover formare alcuna coalizione.
La probabile affermazione di Nea Dimokratia politicamente suona quasi come un (beffardo) ritorno al passato, dato che il partito fu uno dei partiti all’epoca responsabili della situazione che si รจ venuta a creare nel Paese e che ha portato all’intervento di Ue, Bce e Fmi.
Al contrario di ND, che รจ riuscita a sopravvivere nonostante importanti responsabilitร nella crisi, a scomparire dai radar รจ stato il Partito socialista Pasok, che dovrebbe comunque entrare in parlamento sia pur all’interno di una coalizione che dovrebbe raccogliere fra il 7 e l’8% dei voti. Male invece Alba Dorata, che dopo il crollo alle europee (voti dimezzati) perderร la posizione riuscendo comunque, sia pur di poco, a superare la soglia di sbarramento ed eleggere propri rappresentanti.
Nicola Mattei
1 commento
Probabile che questa “Nea Dimokratia” visto che ha responsabilitร passate sia solo una soluzione gattopardesca delle oligarchie occulte straniere che si sono comperate la Grecia per “cambiare” affinchรจ nulla cambi??