Pechino, 28 mar – A bordo di un treno blindato il presidente nordcoreano Kim Yong Un si è recato a sorpresa, e in segreto, in visita in Cina. Quella di Kim è stata la prima visita all’estero da quando ha assunto le redini del Paese, succedendo al padre nel 2011. La visita è stata soprattutto l’occasione di un primo faccia a faccia tra il leader di Pyongyang e il suo omologo cinese, uniti da un legame storico tra i due Paesi.
Invitato dal presidente cinese Xi Jinping, Kim ha discusso di denuclearizzazione della Corea del Nord, argomento sul quale avrebbe detto al leader cinese: “Avverrà se la Corea del Sud e gli Stati Uniti risponderanno con buona volontà ai nostri sforzi e creeranno un’atmosfera di pace e stabilità”. La visita di Kim, insieme a una delegazione di alto livello del governo nordcoreano, ha preceduto di qualche tempo l’incontro con il presidente americano Donald Trump, in programma entro maggio ma in una data non ancora fissata.
È probabile che Kim abbia voluto confrontarsi con il suo principale alleato per arrivare preparato all’incontro con Trump, e capire quali siano le mosse diplomatiche migliori da compiere in questo delicato contesto storico e politico, con i dazi di Trump che mirano a destabilizzare l’economia cinese.
Tra Cina e Corea del Nord i legami, infatti, sono solidi e duraturi. Ma mai prima d’ora Kim era andato a Pechino, a differenza del padre che visitò la Cina per ben 8 volte nel corso della sua lunga carriera politica. Sempre, però, tali visite sono state confermate da Pyongyang e da Pechino solo a cose avvenute. Non stupisce, quindi, che anche questa volta i media ufficiali dei due Paesi abbiano confermato la visita al suo termine. Solo ieri, infatti, le autorità cinesi hanno informato Washington dell’incontro tra i due leader.
Il viaggio di Kim, a bordo di quello che è già stato definito il treno misterioso, è stato preceduto da due giorni di anticipazioni, voci di vario tipo e depistaggi. Kim è arrivato domenica ed è ripartito oggi, in quella che l’agenzia di stampa “Nuova Cina” ha definito una “visita non ufficiale”. Un treno blindato, verde e giallo, il cui arrivo ha mobilitato le misure di sicurezza delle grandi occasioni. Il mezzo ha ricordato il treno che utilizzò il padre di Kim per recarsi a Pechino nell’ultima sua visita del 2011, poco prima della sua morte.
Anna Pedri
A Pechino su un treno blindato. Così Kim Yong Un prepara l'incontro con Trump
140
1 commento
Ha molto in comune con Renzi.
Anche Renzo si muove in treno.
Magari un giorno vedranno un Freccia rossa giungere in una stazione di Pechino.