Pristina, 11 sett โ Il parlamento kosovaro ha votato giovedรฌ scorso la fiducia al governo del primo ministro Ramush Haradinaj, ex leader del gruppo terrorista Uck che si macchiรฒ di crimini di guerra contro i civili durante la guerra contro la Serbia negli anni ’90. Il presidente Hashim Thaci ha nominato con un decreto il nuovo primo ministro dopo che l’aula parlamentare si รจ espressa con 61 voti a favore su 120 per la fiducia al nuovo governo della coalizione guidata dagli ex leader dell’Uck e composta dal Partito democratico del Kosovo (Pdk) del presidente Thaci, dall’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) e dal movimento Nisma di Fatmir Limaj. Il nuovo esecutivo sarร composto da 21 ministri, e conta sull’appoggio esterno del partito del noto miliardario Behgjet Pacolli che ricoprirร il ruolo di ministro degli esteri.
L’incarico di Haradinaj sblocca lo stallo politico delle istituzioni kosovare che durava dalle elezioni politiche dello scorso giugno. Questa nomina ha giร iniziato a creare numerose polemiche perchรฉ l’ex leader dell’Uck negli ultimi anni รจ stato protagonista di un lungo processo di fronte al Tribunale penale internazionale per i crimini di guerra nellโex Jugoslavia, ma nonostante l’assoluzione pende ancora su di lui un mandato di cattura internazionale emesso dalla Serbia. Nell’aprile di quest’anno dopo il rifiuto da parte della giustizia francese alla richiesta d’estradizione serba erano sorte acredini diplomatiche tra Pristina e Belgrado. A far presagire nuove tensioni nei Balcani oltre al suo oscuro passato รจ anche la posizione di Haradinaj sui temi caldi nei rapporti diplomatici con Belgrado, e che molto probabilmente saranno destinati a naufragare nonostante i tiepidi passi in avanti fatti dal precedente governo. Infatti, durante le elezioni il nuovo primo ministro si รจ dichiarato contrario al dialogo inerente la normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia, sponsorizzato dall’Unione Europea, e alla creazione e autonomia della nuova comunitร delle municipalitร serbe nel nord del paese.
Guido Bruno