Roma, 17 set – Emmanuel Macron adesso teme un tracollo dei consensi. Così ieri sera il presidente francese, già piuttosto impopolare e solitamente avvezzo al piglio sprezzante nei confronti delle istanze dei cittadini, ha pronunciato un discorso spiazzante sull’immigrazione. Ha infatti invitato il suo governo ad avere maggiore fermezza sulla questione migratoria, per scongiurare che il suo diventi un “partito borghese”, che volta le spalle all’opinione delle classi popolari, classi che tendono sempre più a rivolgersi al Rassemblement National di Marine Le Pen. Se da una parte il presidente francese ha scoperto l’acqua calda, ovvero che il popolo si è stufato della retorica radical chic, dall’altra è piuttosto incredibile che tema una svolta “borghese”, considerato che proprio agli occhi del popolo ne è già il massimo esponente. Sempre che, ça va sans dire, si voglia dare un’accezione novecentesca al termine in questione.
Diritto d’asilo da rivedere
Davanti ai 200 parlamentari del suo partito, Macron ha così pronunciato un discorso inaspettato. “I flussi di ingresso – ha detto- non sono mai stati così bassi in Europa e le richieste d’asilo mai così elevate in Francia”. Dunque secondo il leader della République en Marche serve maggiore fermezza, perché “non abbiamo diritto di non guardare questo tema in faccia”. Macron è poi arrivato a mettere quasi in discussione anche il diritto d’asilo: “Credo nel nostro diritto d’asilo, ma è sviato dalla sua finalità dalle reti, da gente che manipola. Se non lo guardiamo in faccia, lo subiremo. Risultato? Ci sono quartieri in cui esplode il numero di minori non accompagnati”.
Rimpatrio dei “migranti economici”
Poi la stoccata più pesante: “Per decenni la sinistra non ha voluto guardare questo problema. Le classi popolari si sono spostate all’estrema destra. Siamo come le tre scimmiette: non vogliamo guardare”, ha tuonato Macron. Dopo le parole infuocate del presidente francese, l’Eliseo oggi è tornato alla carica, spiegando che la Francia chiede “un meccanismo stabile, prevedibile e automatico di ripartizione delle persone salvate in mare, senza rimettere in discussione il principio dell’approdo più vicino“. Un chiaro messaggio quindi all’Italia. E “quanto ai migranti economici”, la “vera sfida” è garantire il loro “rapido rimpatrio”.
La stretta invocata da Macron non convince però Marine Le Pen: “Non ci credo, non farà niente”, ha detto stamani il leader di Rassemblement National a Bfm-Tv-Rmc.
Eugenio Palazzini
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