Roma, 20 mag — Se per caso aveste avuto bisogno di ulteriori conferme, sappiate che sì, i luterani della Chiesa di Svezia supportano la comunità trans – anzi, arrivano a sostenere che «anche la chiesa è trans». Così recita la missiva, pubblicata sul sito della diocesi di Vasteras, dal titolo Lettera personale a voi che siete trans. Niente di nuovo sotto il sole per la chiesa-circo equestre scandinava, da anni alle prese con ordinazioni sacerdotali femminili, nozze gay e tutto il seguito di pagliacciate a cui ci ha abituato.
La Chiesa di Svezia è trans
Scritta da quattro sacerdoti e un responsabile della comunicazione della diocesi, la lettera inizia così: «Una chiesa è fatta di persone. Le persone sono diverse tra di loro. Abbiamo insegnanti religiosi, impiegati, amministratori della chiesa, rappresentanti eletti, organizzazioni non profit e altri parrocchiani che si definiscono persone transgender. La chiesa quindi è composta anche da persone transgender. Pertanto, la chiesa potrebbe essere descritta come trans». Dopo l’ardito sillogismo la Chiesa nazionale evangelica luterana di Svezia si scusa con i trans «per come i media vi hanno trattato e stigmatizziamo quella parte di femministe che un tempo ha combattuto per i propri diritti e che ora vuole limitare i vostri».
I luterani vogliono la mordacchia per chi dissente
L’inclusiva Chiesa di Svezia continua poi invocando — in modo più o meno indiretto — la censura di tutti coloro che, nel dibattito sui diritti trans, non ne vogliono sapere di accettare a priori i dogmi imposti dalle varie lobby Lgbt. «Negli ultimi anni, abbiamo visto come giornali, radio e televisione, hanno dato spazio a opinioni che mettevano in discussione i diritti delle persone trans», continuano i sacerdoti parlando di «teorie scarsamente fondate» che hanno propagato «odio diretto verso» il popolo trans. «È triste che le organizzazioni e gli individui responsabili di questo odio possano parlare nei programmi culturali e nei salotti televisivi. Ciò contribuisce alla normalizzazione dell’odio trans».
Uno strano Dio
La lettera, che è stata firmata da quasi 1.000 sacerdoti, diaconi e membri della Chiesa di Svezia, paragona il femminismo trans esclusivo ai «gruppi cristiani di destra radicale e ai populisti di destra». La chiosa strappalacrime: «Nessuno può toglierti la tua identità di genere e la tua dignità umana. Dio ti ama, proprio come sei. Crediamo in una chiesa e in un Dio che accoglie persone al di là del potere, dei confini nazionali, dell’etnia, dell’orientamento sessuale, del genere e dell’identità di genere. Un’umanità in tutti i colori dell’arcobaleno, assolutamente fantastica e infinita nella sua diversità» E conclude: «Siamo diversi e questo è un bene. E Dio vide che era buono». Dal Vangelo secondo Luxuria…
Cristina Gauri
9 comments
La chiesa dalla politica democratica non è una sacra chiesa.
Mmm sento puzza di omofobia in questo articolo
Ma si può scrivere un articolo del genere?!
Circo equestre, pagliacciata, strano dio….mah.
Non meravigliarti.. Purtroppo all’ignoranza non c’è mai limite
Bisogna specificare il fatto che sette di questo tipo, come ad esempio la luterana presa in esame nell’articolo, distorcono l’insegnamento cristiano e sono completamente fuori dalla Tradizione: la chiesa luterana, infatti, deriva da un movimento scismatico “fondato”, nel XVI secolo, dal tedesco Martin Luther (o Lutero, in italiano) mentre la Chiesa Cattolica Apostolica Romana è stata fondata direttamente da Gesù il Cristo; è, quindi, di origine divina (superiore) ed è parte integrante del lignaggio della autentica Tradizione.
Il “movimento scismatico collegiale” c’è stato anche per la C.C.A.R. con il Concilio Vaticano II.
Verissimo!
Anche se non di vero e proprio scisma si dovrebbe parlare; piuttosto di (momentanea) occupazione della S. Sede da parte di forze mondialiste.
Il disastro causato è ormai evidente.
“Pagliacciata” è questo articolo inutile
Qualsiasi (!) umana debolezza non ha nulla a che vedere con la sacralità… perduta. Salvo la debolezza universale.