Pyongyang, 23 giu – Otto Warmbier non è mai stato torturato. La Corea del Nord nega che lo studente americano di 22 anni morto dopo il rientro negli Usa in stato di coma in seguito a 17 mesi di detenzione nel Paese, sia stato maltrattato durante la sua prigionia. Quella di Pyongyang è l’ultima affermazione nell’oscura vicenda dello studente americano sui cui i medici avevano constatato gravi danni cerebrali dopo il suo rientro in patria. I funerali di Otto Warmbier sono stati celebrati ieri a Cincinnati, sua città d’origine.
Warmbier a Pyongyang è stato ridotto a un vegetale, confinato in una cella di regime con la condanna a 15 anni di lavori forzati. Lo hanno rilasciato per ragioni umanitarie. Le ragioni dell’arresto dello studente sarebbero da ricercare nel furto di un poster in una camera d’albergo, anche se sembra che l’accusa sia strumentale.
I medici e la famiglia, che durante tutti i mesi di prigionia del loro figlio ha sempre tenuto nascosta l’appartenenza religiosa ebraica, non credono alla versione delle autorità nordcoreane sulla morte di Otto. In particolare non credono affatto che il giovane sia morto in seguito ai danni dovuti al botulismo, che avrebbe contratto in carcere un anno fa, pensano piuttosto sia stato torturato. Tuttavia hanno rifiutato di far eseguire l’autopsia sul corpo.
Warmbier era in carcere perché accusato di aver tentato di rubare un poster di propaganda da un piano ad accesso limitato del suo albergo. Lo hanno fermato in aeroporto, mentre si accingeva a prendere il volo che lo avrebbe riportato a casa. Un mese dopo lo studente apparve in una conferenza stampa in lacrime, si diceva pentito del crimine commesso e supplicava il suo rilascio. Da quel giorno di lui non si è più saputo nulla, fino al giorno del suo rilascio.
Negli ultimi vent’anni sono stati 16 i cittadini americani arrestati in Nord Corea. Le accuse a loro carico sono state varie, dallo spionaggio al proselitismo religioso. E attualmente sono tre le persone con passaporto americano detenute a Pyongyang.
La vicenda di Warmbier non fa altro che danneggiare i rapporti tra i due paesi, già a dura prova a causa dei ripetuti test balistici del regime contestati dagli Stati Uniti. E proprio oggi la Corea del Nord, secondo fonti dell’amministrazione americana citate da Fox News, avrebbe condotto un nuovo test per sperimentare un motore da utilizzare in futuro su missili balistici intercontinentali o su vettori per il lancio di satelliti in orbita. Se la notizia fosse confermata sarebbe il terzo test del genere dal mese di marzo, quando ve ne furono ben tre. Inoltre il sito dove si sarebbe svolto il test è sempre lo stesso, nell’area della città di Yun Song.