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Sean Penn contro le femministe di #MeToo: “Movimento nato dalla rabbia”

by Elena Sempione
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New York, 19 set – Dopo la figuraccia mondiale rimediata da Asia Argento, il movimento femminista #MeToo accusa anche il colpo di Sean Penn. Il noto attore, infatti, ha criticato duramente il movimento in una recente intervista alla Nbc: «Lo spirito del movimento è mosso in buona parte dalla volontà di dividere donne e uomini». Sean Penn ha poi spiegato la sua posizione: «In molti casi non si conoscono i fatti, come si sono svolti e le reali motivazioni. Credo che il movimento sia sorto solo ed esclusivamente su accuse infondate».
Nella lunga chiacchierata con la giornalista Natalie Morales, Sean Penn ha inoltre affermato: «Sono diffidente nei confronti di un movimento nato dalla rabbia e dal clamore mediatico. Non esistono sfumature: secondo i sostenitori o c’è il bianco o il nero». Quando la giornalista gli ha fatto notare che le sue esternazioni avrebbero potuto attirargli l’attacco delle donne, l’attore ha risposto: «Nelle donne con cui parlo, non di fronte a una telecamera, c’è un buon senso che invece non rintraccio affatto nella discussione che si crea sui media, quella in cui se Sean Penn dice qualcosa, per esempio, allora verrà attaccato per averlo detto».
Il movimento femminista #MeToo è sorto sull’onda lunga del caso Weinstein. L’obiettivo della campagna è quello di contrastare le molestie e le violenze sessuali contro le donne sul posto di lavoro. Dietro queste nobili intenzioni, tuttavia, spesso affiora un femminismo radicale e androfobico che travalica gli obiettivi stessi della campagna. Inoltre, sulla genuinità delle accuse di alcune attrici grava più di qualche dubbio. Ad ogni modo, al movimento hanno aderito numerose personalità dello spettacolo, dalla citata Asia Argento a Jennifer Lawrence e Uma Thurman. Tra queste vi è anche l’attrice comica Jena Friedman, che sui social ha replicato a Sean Penn: secondo la Friedman, il movimento non dividerebbe uomini e donne, come asserito dall’attore, ma «i predatori sessuali dai non predatori».
Elena Sempione

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