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I segreti svelati da Trump alla Russia. Fake news o (tragica) verità?

by La Redazione
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TrumpWashington, 16 mag. – Ha svelano o non ha svelato segreti importanti a russi, Donald Trump? È l’ultima puntata del Russia-Gate, che già la scorsa settimana era costato il posto al capo dell’Fbi. Cremlino e Casa Bianca, però, smentiscono le voci che circolano dopo che il Washington Post ha detto che Trump avrebbe rivelato dettagli altamente classificati relativi all’uso dei laptop in aereo. E li avrebbe detti al ministro russo Lavrov e all’ambasciatore di Mosca negli Stati Uniti. Uno scoop quello del giornale americano, ripreso più o meno da tutti i giornali del mondo.

Quanto rivelato dal presidente americano metterebbe in pericolo una fonte di intelligence sull’Isis che sarebbe fondamentale nella lotta allo Stato Islamico. Più nel dettaglio: gli Stati Uniti sarebbero stati allertati da un paese alleato che in una precisa città della Siria lo Stato Islamico sta preparando un attentato utilizzando bombe che si possono nascondere dentro un computer portatile da trasportare su un aereo civile. Ma i dettagli alla stampa, su quale sia la città della Siria ad esempio, non sono stati resi noti proprio per far capire la delicatezza delle informazioni trasmesse da Trump alla Russia.

Stando a quanto riferisce il Washington Post Trump si sarebbe addirittura vantato con Lavrov “delle grandi notizie che ricevo dall’intelligence”. Ma il consigliere della sicurezza nazionale Dina Powell ha dichiarato: “Questa storia è falsa. Il presidente ha discusso solo le minacce comuni che entrambi i paesi hanno affrontato”.

L’ambasciatore Serghej Kislyak, che era presente all’incontro, avvenuto a pochi giorni dal licenziamento del capo dell’Fbi, non ha commentato. Ma del resto lui è una delle figure al centro del Russiagate. Fu lui a farsi promettere la revoca delle sanzioni contro la Russia dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Michael Flynn, poi costretto a dimettersi.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, invece, ha detto che la cosa non ha senso e che pertanto “Non è una questione da confermare o smentire”. Un po’ più piccata la dichiarazione della portavoce del Peskov, Maria Zakharova che si riferisce ai giornali americani dicendo: “Non è necessario leggerli. Possono essere utilizzati in modi diversi, ma non è necessario leggerli: non è solo dannoso, ma anche pericoloso”.

Secondo molti analisti, però, se quanto riportato dal Washington Post fosse vero, Trump l’avrebbe combinata grossa e potrebbe essere messo sotto impeachment. Rivelando segreti così importanti, e rivelando soprattutto come di questi segreti si è entrati in possesso, infatti, Trump avrebbe violato il giuramento di fedeltà agli Stati Uniti. Niente di illegale, però, è un po’ come se avesse messo sui social network i codici nucleari. E infatti, poco fa Trump ha scritto due tweet in cui spiega: “Come presidente volevo condividere con la Russia (durante un incontro alla Casa Bianca programmato pubblicamente), cosa che ho il diritto assoluto di fare, fatti relativi al terrorismo e alla sicurezza del volo aereo. Ragioni umanitarie, inoltre voglio che la Russia rafforzi notevolmente la sua lotta contro l’Isis e il terrorismo”.

 

 

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