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Shinzo Abe: “Non siamo disponibili ad accogliere profughi, prima i giapponesi”

by Cristiano Coccanari
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“Prima di accettare immigrati o rifugiati – ha dichiarato il premier giapponese Shinzo Abe – dobbiamo porre in essere attività a sostegno di donne e anziani e dobbiamo alzare il nostro tasso di natalità”

Tokyo, 1 ott – Il primo ministro giapponese Shinzo Abe è intervenuto all’assemblea delle Nazioni Unite sulla questione dell’esodo dei rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa.

Abe: “Prima i giapponesi”

Pur assicurando un aiuto economico dalla sua nazione per aiutare i rifugiati e per favorire la stabilizzazione degli Stati di origine, Abe ha inteso precisare che il Giappone non è disponibile per ora ad accogliere alcun profugo. “Prima di accettare immigrati o rifugiati – ha infatti dichiarato il premier giapponese – dobbiamo porre in essere attività a sostegno di donne e anziani e dobbiamo alzare il nostro tasso di natalità. Ci sono molte cose che dobbiamo fare per la nostra gente prima di accettare immigrati”.

Il premier ha sottolineato come la priorità per il Giappone siano le sfide interne, con l’obiettivo di far crescere il prodotto interno lordo fino alle punte del dopoguerra, e allo stesso tempo migliorare la sicurezza sociale e il sostegno alle famiglie. Ha aggiunto inoltre che il Giappone adempierà alle proprie responsabilità nei confronti della crisi dei rifugiati, impegnandosi per contribuire a migliorare le condizioni dei paesi di partenza, per frenare l’esodo.

Il Giappone lo scorso anno ha finanziato con 181.000 dollari l’agenzia per i rifugiati dell’ONU, cifra seconda solo a quella messa a disposizione degli Stati Uniti. Quest’anno, la somma verrà più che triplicata, superando gli ottocentomila dollari. Il Giappone tuttavia ha accettato solo undici richieste di asilo l’anno scorso su 5000 pervenute in totale.

Rispetto a chi sostiene che un aumento dell’immigrazione in Giappone potrebbe arrestare la diminuzione della popolazione, che è attualmente di 126 milioni,

Abe sostiene che il suo obiettivo è al contrario un aumento del tasso di natalità interna,

per stabilizzare intorno ai 100 milioni la popolazione giapponese nei prossimi 50 anni.

Cristiano Coccanari

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Anonimo 1 Ottobre 2015 - 4:35

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