Roma, 15 ott – L’esercito siriano continua ad avanzare verso il confine turco e adesso controlla anche la città di Manbij. A confermarlo è il ministero della Difesa russo, spiegando che le truppe di Damasco “hanno preso il pieno controllo di Manbij e delle località nelle vicinanze”. Il ministero russo precisa inoltre “la polizia militare russa continua a pattugliare i limiti nord-occidentali dell’area di Manbij lungo la linea di contatto tra gli eserciti della Repubblica araba siriana e la Turchia”.
Subito dopo il ritiro delle truppe americane dalla zona attorno a Manbij, l’esercito siriano ha ripreso il controllo anche di Dadat e Umm Miyal, due delle basi in cui fino a poche ore fa stanziavano i militari di Washington. Anche in questo caso a renderlo noto è il ministero della Difesa di Mosca, specificando che i militari Usa “hanno lasciato due delle loro basi in Siria, nella zona di Dadat, a nord ovest di Manbij, e a Umm Miyal, per ripiegare verso il confine con l’Iraq”. Mentre “la polizia militare russa continua a pattugliare il confine nordoccidentale di Manbij, lungo la linea di contatto fra le forze siriane e turche”.
La coalizione internazionale a guida americana ha poi a sua volta confermato via Twitter: ”Siamo fuori da Manbij, le forze della Coalizione si stanno ritirando in modo volontario del nordest della Siria”. Il tutto dopo che ieri l’agenzia siriana Sana ha annunciato l’ingresso delle truppe di Assad in città. La riconquista di Manbij, l’antica Ierapoli Bambice dove ancora sono visibili resti di mura bizantine, è di fondamentale importanza strategica e garantisce un importante argine all’avanzata turca.
Russian military police entered #Manbij region and de facto stopped any Turkish military advance against YPG/PKK. #Syria pic.twitter.com/o5gCFHvVaZ
— Ali Özkök (@Ozkok_A) October 15, 2019
Eugenio Palazzini
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