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Statuette sottratte ai Masai, il museo di Oxford risarcisce la tribù con 98 mucche. Loro: “Non bastano”

by Cristina Gauri
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Roma, 5 lug — Qual è il prezzo da pagare per il risarcimento del furto di alcuni manufatti Masai? Novantotto mucche, magnanimamente offerte dall’università di Oxford a due famiglie della tribù di indigeni del Kenya che nel periodo coloniale erano state derubate di alcune preziose statuette. «Risarcimento amichevole», così lo hanno definito all’ateneo britannico, che non ha però convinto i Masai. I quali saranno sì una popolazione culturalmente e tecnicamente arretrata se paragonata all’uomo occidentale, ma non sono di certo cretini, e hanno fatto sapere, che, pur apprezzando l’offerta, preferirebbero un «un risarcimento adeguato», cioè del sano denaro.

Statuette rubate ai Masai, Oxford offre 98 mucche

La vicenda è iniziata cinque anni fa, in maniera del tutto fortuita: all’epoca un keniano della tribù dei Masai si era recato in visita al Pitt Rivers Museum di Oxford, rendendosi subito conto che, tra i manufatti esposti, figurava una collezione di statuette sottratte ai propri antenati. L’uomo aveva immediatamente segnalato la situazione alla direzione del museo, chiedendo che venisse restituito il maltolto. 

La diatriba

La direttrice degli studi museali di Oxford, Laura Van Broekhoeven, si era affrettata a riconoscere che il museo è sì in possesso di 148 manufatti Masai di epoca coloniale, ammettendo che solo cinque di essi risultavano essere sottratti illegittimamente. Di diverso parere il governatore della contea di Narok, Patrick Ntutu. «Crediamo che i proprietari di quei manufatti siano stati uccisi o mutilati prima che gli ornamenti fossero portati via», ha spiegato ai giornali.

Le mucche non bastano

Dopo anni di trattative un portavoce delle famiglie Masai, Seka ole Sululu, aveva infine annunciato una svolta: le tribù e l’università di Oxford si erano incontrate «a metà strada» arrivando a una riconciliazione. Nessuna causa, ma la richiesta di un adeguato risarcimento. L’ateneo si era dunque offerto di ripagare i Masai del torto con una donazione di 98 mucche, donazione che alla tribù non è sembrata poi così generosa: e ha fatto sapere che per lavare l’onta nei confronti degli antenati, si aspettano qualcosina di più. Chiamali «primitivi»… 

Cristina Gauri

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