Home » Niente migranti, siamo scandinavi: Svezia e Danimarca chiudono le frontiere

Niente migranti, siamo scandinavi: Svezia e Danimarca chiudono le frontiere

by Giuliano Lebelli
3 comments

migrantiRoma, 5 gen – Le democrazie scandinave, il modello insuperato a cui tutti noi poveri illiberali del resto d’Europa dovremmo ispirarci, chiudono le frontiere. Ha iniziato la Svezia, che dopo aver reintrodotto i controlli il 12 novembre, obbliga ora le compagnie di trasporto pubblico, che la collegano con la Danimarca ad assicurarsi che i viaggiatori siano in possesso dei documenti di identità. Cophenaghen ha risposto con una stretta alla frontiera con la Germania. Intanto Austria, Germania, Francia e Norvegia da mesi mantengono i controlli alle loro frontiere.

Il ministro per l’Immigrazione danese, Inge Stojberg, ha spiegato: “Date le misure applicate nei Paesi confinanti ed in particolare quelle varate dalla Svezia, la Danimarca ora si confronta con un serio rischio all’ordine pubblico e alla sicurezza interna, perché un ampio numero di migranti illegali potrebbe restare bloccato nell’area di Copenaghen in tempi brevi”. Evidentemente nessuno le ha spiegato quale risorsa siano in realtà i migranti…

Da inizio di settembre 2015, secondo le stime della Polizia danese, oltre 91mila migranti e profughi hanno attraversato il confine tra la Germania e la Danimarca e oltre 13mila persone hanno presentato richiesta di asilo in Danimarca, per un totale di oltre 21mila. In Svezia si stima invece che nel solo 2015 siano entrati 190mila migranti. Insomma, un brusco ritorno alla realtà per i saputelli scandinavi, così fieri di un modello multiculturale che ora sembra andare in crisi.

Modello che, del resto, scricchiolava già da tempo. Basti pensare ai surreali corsi di rieducazione per “urbanizzare” i migranti e renderli più “civili”, come quelli tenuti in Norvegia per spiegare loro come ci si comporta con le donne. Si tratta di incontri di formazione ed educazione sessuale che hanno l’obiettivo di “prevenire la violenza contro le donne”. In Danimarca il governo vorrebbe includere insegnamenti del genere nei corsi di lingua obbligatori per i rifugiati. A Passau, in Baviera, Germania, si stanno sperimentato lezioni simili con alcuni gruppi di migranti adolescenti. Visto quanto accaduto a Colonia, sembra che si sia arrivati troppo tardi.

You may also like

3 comments

Massimo 5 Gennaio 2016 - 2:57

Infatti per anni sia in Svezia che in Danimarca l’informazione ed i governi ha sempre coperto i crimini e gli stupri per non passare per razzisti facendo pagare tutto ai suoi popoli . Ormai come in tutte queste specie di democrazie hanno collaborato con i poteri forti non europei alla fine dei popoli europei . Bastava far rispettare le leggi e punire severamente chi la trasgrediva e non saremmo arrivati a questo

Reply
Massimo 5 Gennaio 2016 - 3:01

Ovvero quando si ha un raffreddore ,il medico che ti invita a stare sotto la pioggia ed al freddo dicendo che se ti viene la broncopolmonite poi forse in ospedale ti salvano ,è ciò che stanno facendo i governi in Europa

Reply
Pino Rossi 6 Gennaio 2016 - 12:30

Ondata di stupri nell’accogliente Germania. Risposta di amministratori e amministratrici: donne, non vestitevi in modo provocante. Praticamente, l’equivalente di un “se l’è cercata perchè lo provocava” di un tribunale siciliano dei primi ‘900. Curioso capire come le femministe e i liberali conciliano l’accoglienza al migrante a tutti i costi con il “se l’è cercata”?

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati