Washington, 24 nov – Lo scorso luglio, in un’intervista rilasciata al New York Times, Donald Trump tuonò contro Nato e la politica estera americana. Da candidato presidente degli Stati Uniti, come riportavamo su questo giornale, dichiarò infatti che si trattava di uno strumento “inutile che non andava usato”. Nell’intervista rilasciata al quotidiano statunitense, Trump escludeva poi eventuali interventi a difesa dei Paesi Baltici in caso di attacchi da parte della Russia di Putin. Il neo presidente degli States aveva poi definito la Nato “un’organizzazione obsoleta”. Di quel rottame non sapeva che farne, a suo avviso in pratica andava archiviato per sempre.
Ecco allora che quanto rivelato oggi alla Bbc dal norvegese Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza Atlantica, appare come un clamoroso dietrofront del tycoon sulla politica estera americana.
“Trump ha chiaramente dichiarato a me e ad altri leader europei dopo la sua elezione, che sarà, e gli Stati Uniti rimarranno, fortemente impegnati nella Nato, e che le garanzie per la sicurezza europea rimangono”, ha detto Stoltenberg all’emittente britannica. Che sul serio un presidente Usa cancellasse di punto in bianco l’Alleanza Atlantica pareva oggettivamente arduo da credere. Certo è che le dichiarazioni di Stoltenberg, se confermate da Trump, risultano altrettanto clamorose se consideriamo il repentino cambio di rotta quando mancano ancora due mesi all’insediamento del tycoon alla Casa Bianca.
Passare in pochi mesi dal ritenere la Nato uno “strumento inutile e obsoleto” all’assicurare un “forte impegno degli Stati Uniti nell’organizzazione”, evidenzia quantomeno la controversa figura, ancora difficile da inquadrare e per questo imprevedibile, del nuovo presidente Usa.
Eugenio Palazzini
6 comments
Durante il primo dibattito con la Clinton disse chiaramente che gli USA “have to get out NATO now”…
L’elezione di Trump mi ha fatto tornare in mente una battuta di Daniele Luttazzi di alcuni anni fa:
“Ad ogni nuovo presidente degli Usa viene mostrato un filmato sull’assassinio di Kennedy a Dallas, da un’angolazione MAI vista prima”.
roberto r
Tramp,va preso con pinze isolate,vediamo dopo l’insediamento nella stanza ovale è li che si vedrà la linea,rimane il fatto che Tramp saprà sorprendere chi pensava di capirlo.
Ma come? Avete sprecato inchiostro su inchiostro (virtuale) per comunicare all’Italia tutta della inattesa vittoria populista, sovranista e “politicamente scorretto” negli States, gridando addirittura “In God we Trump”, ed ora ve rimagnate la parola ? E quando Trump si dimostrerà per quello che è stato designato a fare, appunto il Presidente degli Stati Uniti, cos’altro vi inventerete? Rimuoverete le pagine e pagine di salamelecchi? Oppure insabbierete tutto come quando stavate dalla parte di Pravij Sektor ed i nazionalisti ucraini, per poi passare dalla parte della Russia appena il padrone Salvini comandò?
Comincio a godere…
In questo mondo ci si può basare soltanto sulle dichiarazioni elettorali e su pochi altri indizi (tipo: le persone di cui uno si circonda e il rapporto con i mass media di cui non si può nemmeno lontanamente sospettare che stiano dalla parte del popolo) prima di votare per un candidato o fare il tifo per esso. Sapresti dirci qualche altro sistema? Te ne saremmo estremamente grati..
da uno che si chiama
Stoltenberg,
che affermazioni ci si può aspettare?
per me sono dichiarazioni che servono a mettere trump sotto pressione.
d’altronde come si coincilierebbe l’amicizia/simpatia trump-putin con la nato?