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Usa, discriminazioni al college: quando non si รจ abbastanza minoranza per venire ammessi

by Francesco Meneguzzo
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Michael Wang, lo studente californiano di origine asiatica tra i piรน brillanti d’America, rifiutato dalle maggiori universitร 

Washington, 18 ott โ€“ Michael Wang, giovane californiano di origini asiatiche, probabilmente cinesi, รจ appena uscito dallโ€™ultimo ciclo scolastico pre-universitario col massimo dei voti, si รจ classificato nei primi 150 americani della sua etร  per abilitร  matematiche, terzo in una competizione nazionale di pianoforte, incluso nel ristretto coro che celebrรฒ la vittoria presidenziale di Obama nel 2009, eppure la sua domanda di accesso รจ stata rifiutata da sei delle sette universitร  della Ivy League โ€“ lโ€™insieme delle migliori universitร  americane โ€“ tra cui il californiano Caltech ritenuto il miglior istituto universitario al mondo.

Perchรฉ mai dovrebbe interessarci una simile storia? Il fatto รจ che riconoscere la fonte dโ€™ispirazione delle politiche di sostituzione di popolo, di accoglienza indiscriminata e di livellamento verso il basso delle capacitร  e competenze delle nuove generazioni a partire dalla formazione scolastica, significa ancora cercare di leggere le tendenze dโ€™oltreoceano che, nonostante la declinante potenza globale americana, hanno rappresentato e tuttora costituiscono il modello ideale per i governi italiani e in particolare degli ultimi due. Per essere precisi, nessun presidente del consiglio รจ mai stato tanto โ€œamericanoโ€ quanto Matteo Renzi.

La vicenda di Michael Wang puรฒ essere allora molto istruttiva.

Secondo Roger Barris, autore del sito di analisi economiche Acting Man e giร  alto dirigente delle maggiori banche dโ€™affari del mondo, Wang รจ troppo asiatico e troppo perfetto per le scuole della Ivy League, questo essendo un tipico esempio dellโ€™eguaglianza delle opportunitร  predicata dal moderno socialismo fabiano e trotzkista dominante negli Usa anche e soprattutto, per quanto singolare possa apparire, nel blocco โ€œneo-conโ€ che dal secondo termine del presidente Bill Clinton non ha mai mollato il controllo dei gangli vitali dellโ€™amministrazione di Washington.

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Uno slogan, quello dellโ€™eguaglianza delle opportunitร , che nasconde la lenta disincentivazione dellโ€™impegno finalizzato al raggiungimento di uno scopo preciso, sia questo privato o pubblico, proprio da parte dei maggiormente dotati, dei giovani piรน brillanti. Col risultato inevitabile del decadimento intellettivo e morale delle popolazioni.

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The Ivy League, che rappresenta la universitร  piรน prestigiose degli Stati Uniti

Per tornare alla specifica vicenda americana, occorre premettere che la minoranza, per altro molto ampia, di asiatici รจ anche detta la โ€œminoranza modelloโ€, che si impegna e lavora piรน delle altre, probabilmente la piรน integrata e quella che in assoluto compie meno reati. La percentuale di studenti asiatici nei campus รจ senzโ€™altro elevata, tanto da costituire il 44% dei nuovi ingressi proprio al Caltech. Questo dato non deve perรฒ ingannare perchรฉ โ€“ ed รจ il punto chiave โ€“ esso si verifica nonostante lโ€™esplicita discriminazione per cui, come stimato da due accademici di Princeton โ€“ gli studenti di origine asiatica necessitano di un punteggio โ€œSatโ€ (Scholastic Aptitude Test) circa 140 punti piรน elevato rispetto a un candidato bianco in modo da essere ammessi a unโ€™universitร  privata, mentre gli studenti afro-americani possono ottenere un punteggio inferiore di ben 310 punti per ottenere lo stesso risultato. Dal che si evince anche che gli stessi bianchiย sono discriminati rispetto agli afro-americani.

Due ricercatori dellโ€™universitร  del Michigan hanno dimostrato che la differenza nelle prestazioni scolastiche dei differenti gruppi etnici รจ dovuta per lo piรน al rispettivo grado di impegno, almeno per quanto riguarda i bianchi e gli asiatici: a partire da abilitร  cognitive e condizioni socio-economiche piuttosto simili, nel gruppo di seimila giovani seguiti negli anni la grande differenza dei risultati accademici, in media a favore degli asiatici, รจ derivato dalla differenza dellโ€™impegno e della tenacia negli studi.

Di fronte a una causa intentata mesi fa da una gruppo di organizzazioni di studenti asiatici alle universitร  Harvard e della North Carolina, la sintesi della risposta della prima a sua difesa suona dovrebbe suonare familiare a chi ha avuto la sventura di sentire le parole, mettiamo, di una Boldrini: โ€œโ€ฆ una classe che sia diversificata su piรน dimensioni, inclusa la razza, trasforma lโ€™esperienza formativa degli studenti di qualsiasi origine e prepara i nostri laureati per un mondo sempre piรนย pluralisticoโ€ฆโ€.

Un argomento, questo, che potrebbe essere utilizzato per sostenere lโ€™ammissione praticamente di chiunque, inclusi i meno dotati in quanto parte di quel โ€œmondo pluralisticoโ€.

Soprattutto, perรฒ, il messaggio devastante รจ la sottomissione del merito individuale alle teorie politiche dellโ€™inclusione a prescindere e, da una prospettiva strettamente economica, significa destinare gli investimenti nel capitale umano di una nazione in modo estremamente inefficiente, con risultati prevedibilmente pessimi per lโ€™economia: conseguenza estremamente grave in un periodo di risorse sempre piรน scarse, di cui non รจ prevedibile la fine.

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I quattro giudici della Corte Suprema Usa che si ispirano esplicitamente al socialismo egualitario predicato dal blocco politico dominante dei neo-con

Intanto, la Corte Suprema degli Stati Uniti si rifiuta da anni di analizzare le cause intentate in merito alle discriminazioni razziali nellโ€™accesso alle migliori universitร , anti-meritocratiche perpetrate in nome di unโ€™astratta uguaglianza, e non sarร  facile che lo faccia, dal momento che quattro membri su nove si ispirano esplicitamente alle teorie dellโ€™egualitarismo socialista โ€“ tre di origine ebraica (etnia dominante tra i neo-con americani) e una portoricana โ€“ e un altro giudice supremo รจ afro-americano.

In Italia, dove da qualche tempo dilagano le offerte formative gratuite (a spese degli Italiani) rivolte anche ai clandestini di origine prevalentemente africana,ย sommando la nuova tendenza dโ€™importazione al livellamento verso il basso ipocritamente inclusivo alle storiche discriminazioni su fase familiare e censuale, esacerbate dalla riduzione delle posizioni disponibili in tutte le istituzioni scolastiche e formative dโ€™eccellenza, si fa altissimo il rischio di scavare ancora sul fondo della buca in cui si collocano le competenze logico-matematiche, letterarie e linguistiche dei giovani e giovanissimi.

Francesco Meneguzzo

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