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Con l’Iran, senza se e senza ma

by Diego Fusaro
27 comments
diego fusaro filosofo

Roma, 6 gen – La narrazione egemonica è sempre immancabilmente la stessa, dal 1989. V’è lo Stato canaglia, reo di essere “totalitario”, cioè non allineato con il nuovo ordine mondiale americano-centrico. V’è il popolo unificato mediaticamente, in lotta contro la dittatura. E v’è, dulcis in fundo, l’intervento liberatorio della monarchia del dollaro. La narrazione è creata appositamente per far sì che l’opinione pubblica mondiale scambi l’imperialismo per la democrazia, il colonialismo per la liberazione e il passaggio coatto degli Stati nell’americano-sfera per la loro salvazione. Ma la verità è un’altra, ancora una volta.

Viva la lotta anti-imperialista

L’Iran non è uno Stato totalitario, canaglia, pericoloso per la pace nel mondo. Tale è, invece, la civiltà dell’hamburger, che semina guerra per il mondo ed esporta democrazia missilistica, imperialismo etico e bombardamenti umanitari. Lo stesso Soleimani, ucciso vigliaccamente, con vigliacca approvazione dello stesso nostrano Salvini, non era un terrorista, ma un eroico patriota. Lottava contro il terrorismo dell’Isis e in nome dell’Iran sovrano e libero dal neobarbarico colonialismo di Washington. Che Allah l’abbia in gloria. Quanto a me, io non legittimo la guerra di resistenza dei popoli oppressi dall’imperialismo Usa: la esalto. L’aggredito ha sempre il diritto di difendersi, in tutti i modi. La sola guerra legittima è quella di difesa dall’invasore.

Ancora ai tempi di Sartre e di Marcuse era chiaro, quando il pensiero unico era solo pensiero dominante: quello che oggi viene fatto talvolta passare per terrorismo è solo il sacrosanto diritto degli oppressi di ribellarsi all’occupazione imperialistica della loro patria. L’Iran era da tempo tra gli obiettivi precipui dei barbari di Washington. Che ora lo accusano di aver attaccato basi Usa in Iraq: è la solita storia del lupus et agnus. Gli Usa vogliono a tutti i costi la guerra, e cercano di legittimarla dietro la maschera dei diritti umani e della democrazia: ma dietro quella maschera v’è solo la sporcizia dell’imperialismo, contro il quale è da sperare che l’Iran reagisca con ogni mezzo.

Se vi sarà la guerra, occorrerà stare, senza se e senza ma, con l’Iran e non con gli Usa, come dicono i vili sovranisti nostrani, che sono solo codardi avvezzi a servire il padrone a stelle e strisce. La speranza è che la Russia di Putin sostenga l’Iran e che ugualmente agiscano altre potenze non allineate, in primis la Cina. Lo scopriremo presto.

Diego Fusaro

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27 comments

Porfirio 6 Gennaio 2020 - 12:19

Fusaro dovrebbe mangiare più hamburger e meno kebab per rinsavire un po’ ma ora si convertirà al maomettanesimo? La barbetta l’ha già gli manca solo il turbante da re magio (siamo in epifania) come quello degli ayatollah iraniani – io comunque preferisco la “dittatura dell’hamburger” a quella di quei porci sottouomini pasdaran

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rino 6 Gennaio 2020 - 12:35

Per me è stato Israele a seminare scompiglio con una mossa anche troppo azzardata per un paese lontano dal rispetto del diritto internazionale come gli Usa. Sono infatti i sionisti che vogliono scongiurare a tutti i costi l’uscita di scena dell’esercito americano dal medio oriente. Potrebbe tornare sempre utile il burattino quando gli eletti vogliono…

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Fabio Crociato 6 Gennaio 2020 - 1:12

Certo che sarà bene collaborare anche (!) con gli iraniani e dare un contributo a non cadere sempre nelle provocazioni….

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Simone 6 Gennaio 2020 - 1:20

Fusaro sei un grande, é il primo commento realista e intelligente che leggo sul web.
Questi gesti sono delle barbarie, che gli stati occidentali difendono in nome degli interessi economici con gli yankee.
Io sono stato in Iran piú volte e posso descrivere un popolo pieno di cultura e umanità.

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Dino Rossi 6 Gennaio 2020 - 3:16

Caro Fusaro con la Repubblica islamica ci stia lei ,per me yankee ed iraniani sono le due facce della stessa medaglia.
Purtroppo o per fortuna negli USA non si impiccano i dissidenti i gay, le donne possono uscire sole e nessuno viene bollato come infedele.
Ma lei è marxista e come tale odia la libertà, libertà di cui lei gode a pieno. E la faccia finita con ste minchiate dei fast food e porcherie simili che secondo lei ci verrebbero imposte dal grande Satana, nessuno viene trascinato dentro i Mcdonald’s o i Burger King. Sono scelte libere anche queste. Scelte che in Iran forse non possono fare.

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Dino Rossi 6 Gennaio 2020 - 3:28

…quanto poi a definire Soleimani un eroe ci penserei bene. Egli è si degnò di onore come combattente e come uomo di indubbio coraggio e grande intelligenza, ma faceva un mestiere che prevede anche di essere uccisi. Possono essere discutibili i mezzi, ma un autobomba non è meglio di un drone, la guerra si farà sempre meno guardando il nemico negli occhi mentre lo uccidi.
Per quanto concerne l’imperialismo, l’Iran non combatte contro di esso, ma esso stesso ne persegue la filosofia tentando di allargare, tra gli scazzi interni agli islamici, la sua area di influenza.
Non è imperialismo anche questo?

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Filippo 6 Gennaio 2020 - 3:32

Parole chiare e totalmente condivisibili, la chiarezza al giorno d’oggi è rivoluzionaria!

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Cesare 6 Gennaio 2020 - 3:52

Gli hezbollah, formazione scita considerata terrorista dagli esportatori di democrazia con le bombe, in Libano hanno una brigata cristiana e in Iran i cristiani sono tollerati.Spesso gli hezbollah sono intervenuti anche per salvare vite cristiane in Siria.
Oggi la dittatura finanziaria che produce a costo zero ed esentasse tutto il denaro in forma privata vuole mettere le religioni una contro l’altra per dividere i popoli oppressi e sono proprio le organizzazioni e gli stati tolleranti che vengono prese di mira come è stato il caso anche della Siria

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Pietro 6 Gennaio 2020 - 6:28

Grandissimo Diego come sempre

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Evar 6 Gennaio 2020 - 9:03

Senza se e senza ma, mi godo lo show sul sofà. Col popcorn.

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antonio ferrari 7 Gennaio 2020 - 9:43

L’Iran? una meravigliosa società dove il diritto di vita e di morte dei cittadini è nelle mani delle autorità religiose. Fusaro si trasferisca da loro visto che odia tanto lo stile di vita americano di cui anche noi italiani siamo vittime.

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Fabio Crociato 7 Gennaio 2020 - 6:54

Ti potrà suonare strano ma mi permetto di suggerirti che anche in occidente la vita o la morte (non esiste solo la morte fisica!), è nelle mani di autorità… non religiose d’ accordo, ma sempre di autorità parliamo. La questione verte quindi se è meglio essere giudicati da un religioso, da un ateo, da un laico, da un militare, ecc. A pari (!) qualità umana, l’ uomo che crede nel trascendente, mi pare possa avere un senso di giustizia superiore.

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Riccardo 7 Gennaio 2020 - 6:35

D’accordissimo con Fusaro. La battaglia contro il grande satana è prima di tutto culturale. Sappiamo bene che cosa hanno fatto alla nostra gente e soprattutto ai nostri giovani attraverso pornografia, mc donalds e musica spazzatura. Fuori gli americani dall’Italia.

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Piero 7 Gennaio 2020 - 8:13

Né con dli USA né con l’Iran. Entrambi espressione due tipi diversi di imperialismo.

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antonio 7 Gennaio 2020 - 9:22

Questo Fusaro, che si fa chiamare comicamente filosofo, non disdegna affatto però lo stile di vita americano che gli dà libertà e ricchezza. Perchè non va a vivere in Iran dando dimostrazione di fare seguire alle parole i fatti concreti?

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Iran, Diego Fusaro: "Sull'attacco imperialistico Usa le sardine non hanno speso una parola" - Silenzi e Falsità 7 Gennaio 2020 - 11:20

[…] dello stesso nostrano Salvini, non era un terrorista, ma un eroico patriota,” ha osservato il professore in un editoriale per Il Primato […]

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Porfirio 7 Gennaio 2020 - 2:40

Il problema di Fusaro è che ha già chiesto l’asilo politico a maduro ma la pratica è rimasta inevasa perché nel paradiso proletario del Venezuela nonostante siano uno dei paesi più ricchi al mondo di petrolio non hanno carta per stampare passaporti e la loro dieta invece che su tristissimi hamburger yankee si basa su prelibati topi di fogna alla griglia – in Iran poi come tutti i buoni islamici richiederebbero a Fusaro non solo di convertirsi ma anche la circoncisione che Maometto cresciuto alla scuola dei rabbini di medina esige dai suoi adepti – potrebbe optare allora per la Corea del Nord dove la dieta si basa su ottimi scarafaggi al vapore con del buon riso nuclearizzato che aiuta a digerire – ma mi sa che rocket man non lo vuole – gli resta il salotto della D’Urso – lì il nostro filosofo si trova a suo agio

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Fabio Crociato 7 Gennaio 2020 - 6:20

Porfirio l’ est europa ti attira (ma ti consiglio la Biel(bianca)Russia non la Polonia), come a D.Fusaro attira altro… Siete entrambi verso la vera ma dura realtà immanente (cosa che Vi fa onore), però trascurando o negando troppo il trascendente. Date entrambi un colpo di reni. Sarebbe bene, se possibile (sic), coniugare in casa, insieme.
Non ho e non voglio avere il piacere di “succarmi” la D’Urso, ma se D.Fusaro va anche da Lei per me comincia ad inquinarsi, quindi esagera. Riconosco che selezionare è più difficile che diversificare.

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Porfirio 8 Gennaio 2020 - 3:26

Fusaro da buon marxista gramsciano è chiuso ad ogni possibilità di trascendenza ma non è il mio caso credo infatti in ogni forma di religiosità compatibile con la nostra razza bianca e tradizione europea sia l’odinismo o il cattolicesimo tradizionale depurato dalla sua origine semitica quale si trova in Irlanda in alcune zone del Galles e della Spagna (la corrida è un meraviglioso rito di origine mitraica) in Tirolo in Polonia in Lituania in Ucraina occidentale in Slovacchia in Croazia e l’ortodossia rumena e greca… un cristianesimo virile eroico e solare (la croce celtica!) che sopravvive nonostante le prediche insopportabili di Bergoglio e l’improvvisa e sorprendente svolta filogiudaica del papato post vaticano ii

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Fabio Crociato 9 Gennaio 2020 - 9:09

Ci sono persino alcuni brigatisti rossi (e/o affini) che si sono sposati in chiesa…
Grazie per la risposta.
In alto i cuori.

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teofilo folengo 7 Gennaio 2020 - 3:14

Con l’Iran senza se e senza ma ci vada Lei, Signor Fusaro; fermo restando che la politica imperialista USA é disgustosa così come la loro ipocrita difesa della democrazia, gli impiccatori iraniani non sono diversi dai boia USA e preferisco un Europa indipendentemente critica da est e ovest. cito uno slogan famoso: ITALIA EUROPA RIVOLUZIONE , che forse qualcuno più maturo di lei ancora ricorda e che sancisce il primato europeo libero dai barbari dell’est e dalle plutocrazie dell’ovest. Che poi gli USA abbiano compiuto un gravissimo errore nell’assassinare il generale iraniano, non ci sono dubbi. Che questi sia un patriota?? Dipende dai punti di vista. Sarei un po’ più cauto, signor Fusaro.

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CONTRO L’IMPERIALISMO ITALIANO! CONTRO L’IMPERIALISMO EUROPEO! CONTRO L’IMPERIALISMO STATUNITENSE! CONTRO IL SISTEMA IMPERIALISTA MONDIALE! | Sebastiano Isaia 8 Gennaio 2020 - 12:51

[…] noto comico Diego Fusaro, sempre più invasato e delirante nel suo primatismo nazionale, se n’è uscito con la barzelletta che segue: «L’Iran non è uno Stato totalitario, canaglia, […]

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IRAN. ORRORE UMANO | Sebastiano Isaia 11 Gennaio 2020 - 11:01

[…] Intanto «La Resistenza Iraniana ha reso noto che il numero di persone uccise dalle forze di sicurezza durante le proteste in Iran ha superato i 1.500. Almeno 4.000 sono stati i feriti e almeno 12.000 le persone arrestate. Il 23 dicembre 2019, citando fonti all’interno del regime, Reuters ha confermato che 1.500 persone erano state uccise in Iran durante meno di due settimane di disordini iniziati il 15 novembre. A Reuters è stato detto che circa 400 donne e 17 adolescenti erano tra le vittime. I funzionari iraniani che hanno fornito i dati a Reuters hanno affermato di essersi basati su informazioni raccolte da forze di sicurezza, obitori, ospedali e uffici del coroner. Reuters ha affermato che l’ordine di Khamenei di “fare tutto il possibile per fermarli (i manifestanti)” è stato confermato da tre fonti vicine alla cerchia interna del Leader Supremo» (Nessuno tocchi Caino). Com’è noto, il Generale Qassem Soleimani, recentemente “terminato” dai macellai di Washington, ha contribuito non poco a “fermare” i manifestanti: «Che Allah l’abbia in gloria» (Diego Fusaro). […]

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