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Come preparare un drink impeccabile: i migliori consigli da seguire per un barman

by Redazione
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La preparazione di un drink non è soltanto un processo meccanico che va realizzato mischiando ingredienti, ma una vera e propria forma d’arte che si può imparare fin dall’inizio, sia che si lavori da pochissimo come barman, sia che sia stata ottenuta una maggiore esperienza in materia. Soddisfare il cliente, anche se non presenta un palato troppo fine e conoscitore degli alcolici, è sempre un dovere, per cui è importante imparare quali sono alcuni dei passaggi essenziali per creare un drink perfetto, che possa stupire il proprio cliente e che renda il barman impeccabile nel suo lavoro.

 

Conoscere gli ingredienti

La base di partenza per qualsiasi drink riuscito è l’alcol e, in quanto barman, non si può non conoscere quali sono le varie tipologie di alcolici, superalcolici o liquori, così come sono da conoscere anche le combinazioni e i garnish utilizzati. Quanto alla selezione degli alcolici, questa dovrà essere sì effettuata a priori, includendo o escludendo determinati cocktail nel proprio menù, ma anche nel momento in cui si prepara un drink, in cui c’è da conoscere la differenza tra tipi di vodka, gin, rum, whisky e tanto altro ancora. Quanto ai mixer, è importante presentare una grande abilità nel riconoscere combinazioni giuste, utilizzando ingredienti naturali come il limone o altre bevande non alcoliche, come la Coca-Cola per un buon Long Island; in ogni caso, è importante evitare prodotti preconfezionati che non esalterebbero i sapori a dovere. Quanto al discorso delle decorazioni, queste non soltanto presentano una buona portata estetica, ma esaltano anche i sapori, specie quando si parla di scorze di agrumi, frutti o erbe.

Tecniche di preparazione

Uno dei passaggi fondamentali per ottenere un buon drink è la preparazione dello stesso, da realizzare padroneggiando le varie tecniche di miscelazione che permettano di ottenere consistenza e bilanciamento dei vari sapori; queste interessano shaking, stirring e building. La prima consiste nell’agitare un drink, soprattutto nel caso di succhi e altri ingredienti da miscelare in maniera vigorosa per circa 15 secondi, finché lo shaker non diventa freddo al tatto, così da garantire che gli ingredienti siano ben amalgamati e raffreddati.

 

Lo stirring consiste nel mescolare con più delicatezza i drink per evitare di inserire troppa aria, soprattutto nel caso di alcolici più pregiati o puri come un Martini o un Manhattan: è importante, in questi casi, fare affidamento a strumenti delicati che garantiscano il risultato del proprio lavoro in tempi brevi e in maniera sicura, senza rendere il drink sgradevole al palato. Per questo motivo, consigliamo di fare affidamento ad alcune delle attrezzature per bar di Ebarman; infine, a proposito di building, il processo di costruzione del cocktail può avvenire nel bicchiere stesso (come nel mojito) o al di fuori, separando gli ingredienti e mescolandoli poi nel loro ordine, così da bilanciare il risultato al meglio.

Bilanciamento dei sapori

Un drink riuscito presenta, al di là di buoni ingredienti, anche un bilanciamento impeccabile dei sapori, per i quali c’è bisogno di lavorare in anticipo affinché nessuna componente del cocktail vada a sovrastare l’altra. Il bilanciamento dovrà interessare soprattutto alcune combinazioni, come quella tra dolce e acido, tra amaro e liquore o tra alcol e ingredienti non alcolici che vanno inseriti per conferire carattere, senza tuttavia rendere troppo stucchevole un drink che – se fosse fatto di solo alcol – non restituirebbe nessun sapore “morbido”, ma soltanto bruciore ed etanolo.

Presentazione del drink

Come sempre, anche l’occhio vuole la sua parte e dopo aver preparato un buon drink, c’è bisogno di servirlo in maniera impeccabile, per comunicare un lavoro riuscito e per stupire il cliente dapprima con gli occhi, poi con il gusto. Una delle componenti migliori per la presentazione di un drink interessa la scelta del bicchiere: ogni cocktail corrisponde ad un bicchiere specifico che permette di esaltare i sapori e di offrire anche un impatto estetico non da poco. Esistono calici e coupe, così come tumbler, old-fashioned e tanti altri, per non parlare della grande quantità di bicchieri personalizzati a cui ci si può affidare per drink particolari. Grande importanza deriva anche dal ghiaccio, da scegliere attraverso cubi grandi e trasparenti che si sciolgono lentamente, tenendo il drink freddo ma senza annacquarlo troppo, oltre che dall’utilizzo di garnish ben concepite, come una fetta di lime, una spirale di scorza d’arancia, un rametto di menta o qualsiasi altra cosa.

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