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“Basta col delirio normativistico e il controllismo senza senso”. Cacciari tuona contro il governo

by Alessandro Della Guglia
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Cacciari, filosofo

Roma, 14 ott – Se anche Massimo Cacciari si scaglia contro le assurdità prodotte dal governo significa che nel mare di acquiescenza acritica di sinistra, c’è ancora un barlume di senso critico. “Mi sembra offensivo dire che in casa non possiamo stare con più di 6 persone. Perché 5 non sono pericolose e 7 lo sono? Ma cosa sono, un deficiente? Basta, basta! Basta con questo delirio normativistico assurdo, con questo controllismo fuori senso. E poi i dati… me li vogliono dare in modo scientifico questi scienziati? Chi sono i morti? Che patologie avevano quelli che sono morti? Posso essere trattato da persona in grado di comprendere, da animale razionale? Oppure gli unici dati che intendono propinarmi ogni giorno sono tot morti e tot contagiati?”.

“Si crea un clima allarmistico”

Così il filosofo, già sindaco di Venezia ed europarlamentare dem, tuona a Cartabianca. Ospite della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, proprio non ci sta a passare per un giustificazionista delle decisioni governative. Certo, non è la prima volta che Cacciari stronca l’operato della maggioranza, stavolta però lo fa commentando un Dpcm stracolmo di contraddizioni e amenità insostenibili anche per chi non può essere tacciato di “sovranismo”. In particolare Cacciari se la prende con allarmismo, controlli totali e tentativo di proibire cene e ritrovi tra amici nelle abitazioni.

Ma ritiene pure intollerabile puntare il dito contro il comportamento degli italiani. “Mi sembra ridicolo dire che la seconda ondata sia stata causata solo dai comportamenti dell’estate. Cosa è stato fatto in questi mesi? Non bastano i posti in terapia intensiva, si diceva sarebbero aumentati in numero maggiore. I controlli vanno fatti laddove servono, non così in generale per creare un clima allarmistico. I controlli in alcuni luoghi sono di una totale assurdità, non hanno senso. Ci sono centinaia di persone che controllano a vanvera”, tuona Cacciari.

Alessandro Della Guglia

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