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“Provvedimenti ridicoli. Ci batteremo con forza nelle piazze”. La Meloni contro il Dpcm (Video)

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 14 ott – Giorgia Meloni boccia i “provvedimenti ridicoli” del Dpcm e accusa la maggioranza giallofucsia di aver messo in ginocchio l’economia del Paese con la gestione fallimentare dell’emergenza coronavirus. La leader di Fratelli d’Italia va all’attacco delle restrizioni anti-contagio intervenendo alla Camera dopo l’informativa del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.

“Risichiamo di trasformare il mostro del virus in una farsa grottesca”

Un “manualetto delle buone intenzioni. Sui provvedimenti concreti capiremo se l’Italia avrà la possibilità di rialzarsi. Ma non siamo ottimisti”, dice la Meloni a proposito delle misure finora messe in campo dall’esecutivo giallofucsia. “Tutto questo è ridicolo”, siamo di fronte a “provvedimenti ridicoli”, è l’attacco alla maggioranza durante il dibattito sul Recovery fund. La leader di FdI fa presente che così rischiamo di “trasformare il mostro del virus in una farsa grottesca”. E avverte: “Noi non saremo conniventi con simili idiozie”.

“Pretendiamo meccanismo di ristoro per i danni causati a piccole e medie imprese”

Poi la Meloni sottolinea che “l’insensata chiusura dei locali a mezzanotte“, contenuta nel nuovo decreto del premier, “è un durissimo colpo per migliaia di imprenditori italiani. Molti dei quali dopo il lockdown avevano riaperto tra mille dubbi e incertezze, facendosi forza e investendo di nuovo sulla loro attività. Hanno speso soldi per adeguarsi a tutte le prescrizioni anti-contagio volute dal governo. Molti si sono indebitati per ripartire, e ora rischiano di chiudere a causa di un provvedimento che vanifica tutti i loro sforzi”, fa presente. “Ora pretendiamo che il governo stanzi dei fondi e introduca subito un meccanismo di ristoro per i danni che sta causando a migliaia di piccole e medie imprese“, è la richiesta della leader di FdI.

“Ci batteremo con forza nelle piazze, sotto i ministeri e tra la gente”

La Meloni poi inchioda Conte sulle assurdità presenti nelle misure anti-contagio. “Il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina valgono anche per gli spacciatori nigeriani che bivaccano nelle nostre strade? O fate finta di non vederli perché siete troppo impegnati a mandare la polizia a vietare le feste e cene tra parenti? Anche questo è un tema di credibilità”. “Il risultato – rincara la dose – è che manca la credibilità e questa è la ragione per la quale noi, oggi più di ieri, e spero tutto il centrodestra, intendiamo batterci con forza, contro questi provvedimenti ridicoli: nelle piazze, sotto i ministeri e tra la gente. Perché la storia sappia che non siamo stati conniventi con queste idiozie”.

“Dpcm buoni per i ‘meme’ su Internet”

Questi Dpcm, presidente Conte, sono buoni soprattutto per i ‘meme’ su Internet…“, così la Meloni ridicolizza le misure anti-contagio. “Non c’è credibilità in quello che fate. Troppe domande vengono fuori. Cosa vuol dire chiudere i locali alle 24, devastando intero settore? vuol dire che il Covid è nottambulo? Il divieto vale anche per i centri sociali che potranno ballare anche di notte, perché sono amici del governo e non pagano le tasse? Se mi alleno per la marcia mi multano? Perché in teatro possono entrare 200 persone e alle nozze sono ammessi massimo 30 invitati? Qual è la ratio? Cosa vuol dire che non si possono amministrare alcolici fuori dai locali dopo le nove: stiamo combattendo il Covid o la cirrosi epatica?“, ironizza la leader di FdI smascherando le assurdità del decreto di Conte.

“Con la sinistra tassa e spendi presto milioni di disoccupati”

“Troppe volte l’intrepido Zingaretti ripete che se al governo ci fosse stato il centrodestra avremmo contato i morti per strada. Vede – fa presente la Meloni – non c’è prova su questo. Al contrario, abbiamo invece la prova che con voi presto avremo milioni di disoccupati grazie alla sinistra tassa e spendi“.

“Mi vergogno a vedere l’Italia ridotta così”

A proposito di credibilità, il governo si fa ridere dietro sul fronte della politica estera: “Se ci fosse stato un governo dotato, diciamo, del minimo sindacale di attributi necessari, Haftar avrebbe già visto dalle sue coste il profilo delle nostra Marina militare“, dice la Meloni in merito alla vicenda dei nostri pescatori sequestrati dal generale libico. “Purtroppo la prova di questa sudditanza l’avremo anche con il Mes, quando accederete al Mes, perché così andrà a finire…”. In conclusione, la leader punta il dito contro Conte e compagni: “Mi vergogno a vedere l’Italia ridotta così e mi vergogno ancora di più quando la Polonia e l’Ungheria, nazioni meno potenti della nostra, alzano la testa contro il ricatto della Ue, che vorrebbe usare i soldi del Recovery fund per piegare, con la scusa dello Stato di diritto, nazioni che vogliono difendere le radici, l’identità e i loro confini. Non fate finte di stupirvi quando alla fine porranno il veto: è da cretini, è da stupidi pensare che gente che ha difeso la propria libertà dai carri armati sovietici oggi si faccia minacciare dagli omuncoli della sinistra europea”, conclude la Meloni.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Fabio Crociato 14 Ottobre 2020 - 7:02

La conclusione della Meloni tocca il tasto giusto.
Circa gli spacciatori nigeriani e non solo (magari fossero solo nigeriani), ma da chi acquistano cocaina a profusione i tanti novelli-pivelli Goebbels della propaganda democratica? Non certo da nigeriani. Attendiamo anche il nome del anchorman italiota (e fornitore relativo) segnalato a lato delle dichiarazioni Buzzi…

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jenablindata 14 Ottobre 2020 - 7:22

concordo con la meloni….
non sono sempre d’accordo con lei,
ma in questo caso ne quoto
OGNI PAROLA

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