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“Viva la Brexit. Anzi no”. Le imbarazzanti giravolte di Meloni, Grillo e Salvini

by Lorenzo Berti
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Brexit Meloni SalviniRoma, 25 giu. – “Brexit: condivido le ragioni di chi vuole uscire, ma da italiana spero che Regno Unito non lasci Ue”. Questo il ‘cinguettio’ su Twitter di Giorgia Meloni poco prima di conoscere l’esito del referendum in Gran Bretagna, quando dai sondaggi sembrava certa la vittoria dei favorevoli all’Europa. Posizione molto simile a quella assunta dal Movimento 5 Stelle, con Grillo e Di Maio che ammettono pubblicamente che non hanno alcuna intenzione di voler uscire dall’UE e che l’Europa si cambia solo da dentro (come però non è dato sapersi).

Poi come per magia sull’onda del clamoroso risultato ufficiale proveniente da Londra trovi gli stessi politici che fino a poco tifavano per il “Remain” a festeggiare la Brexit. Così la Meloni modifica il suo tweet precedente e dichiara come quella inglese sia “una scelta coraggiosa da seguire” e Grillo sentenzia “la UE o cambia o muore”. Anche dei gazebo che Salvini aveva annunciato tempo fa in tutta Italia proprio il 23 Giugno per chiedere un’Italexit non vi è stata traccia. In compenso assistiamo proprio in questi giorni alla ricomposizione del centrodestra con Salvini e Meloni che tornano a casa da Forza Italia, partito che conferma anche in questi giorni il suo solido sostegno al fronte ‘europeista’.

L’impressione è che nessuno dei partiti parlamentari italiani abbia la reale intenzione di mettere in discussione l’Unione Europea, limitandosi ad ambigue dichiarazioni di sorta per cavalcare l’onda mediatica del momento che strizzano l’occhio una volta all’elettorato moderato ed un’altra a quello più arrabbiato.

Lorenzo Berti

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Artemide 25 Giugno 2016 - 4:11

Perché non lo propone casapound un referendum per lasciare l’UE? Dico sul serio. Io firmerei e darei pure una mano a raccogliere firme se necessario…

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paleo 25 Giugno 2016 - 8:22

Vi è da dire che un conto è essere contro la UE, altro conto è essere contro la brexit. Ad esempio da italiano può non piacermi la UE e allo stesso tempo augurarmi che gli inglesi restino nella UE stessa, proprio per arginare lo strapotere tedesco. Non so se questo sia il caso della Meloni ma una tale divaricazione sarebbe comunque legittima. Tuttavia, in generale, ha ragione l’articolista, c’è un po’ di tentennamento sull’argomento, un tentennamento che non vedo nell’area della sinistra. Potrebbe essere utile un coordinamento trasversale di tutti i cosiddetti “euroscettici” ma la vedo dura relativamente ai 5 stelle, soggetto politico che sta diventando sempre più politically correct. Certo è che bisognerebbe sfruttare il momento: se non ora, quando? In ogni caso non mi metterei a “punzecchiare” chi la pensa (quasi) come me.

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paleo 25 Giugno 2016 - 8:30

Ovviamente intendevo scrivere: “un conto è essere contro la UE, altro conto è essere per la brexit”. Non che io la pensi così, ma assumendo una posizione “debole” si può anche pensare che per l’Italia sia impossibile uscire, a quel punto tanto vale che resti anche il Regno Unito come “spina nel fianco” della UE.

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Anonimo 26 Giugno 2016 - 7:59

Una cosa è sostenere una europa unita e un’altra è sostenere questa europa. Chi non tentenna e non ha dubbi è semplicemente allineato ai poteri forti di questa europa. Avere ripensamenti e dubbi ti pone nella condizione di discutere se questa europa soddisfi i desideri dei popoli che ne fanno parte. Io ho dei dubbi e questo modo di vedere l’europa unità non mi piace.

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luca 28 Giugno 2016 - 10:55

Concordo con il sig. Artemide, Casapound deve raccogliere le firme anche unendosi con altri, il tempo è oramai finito. Questa UE è un mostro, creata della dittatura statunitense con a guida i rettili nazi-sionisti-neocons. Tutti i partiti Italiani sono infiltrati da spie e traditori, in tutta la UE succede questo con a capo la Merkel. Anche la chiesa guidata dal NeroPapa gesuita è corrotta a tale livello che la partita è persa. Hanno truccato le elezioni in Austria e Francia, in Portogallo e Spagna votano fino a quando non esce il risultato voluto. A ottobre il referendum, farà a pezzi la costituzione Italiana come voleva la banca JP Morgan. Il TTIP è alle porte, ma la porta per sapere rimane chiusa. I media sono solo corrotti e ridotti alla mera propaganda di regime, ogni cosa che vedete, che viene detta o fatta dall’ establishment è per raggiungere lo scopo, la distruzzione degli stati per una dittatura globale. I militari clandestini arrivati qui, come finti profughi sono oramai centinaia di migliaia. Stiamo correndo come sonnambuli verso la catastrofe. E’ ora di svegliarsi perchè questo non è un’ incubo.

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