Gorizia, 23 mag – Una marea di giovani, quasi tutti all’anagrafe e tutti nello spirito, hanno sfilato sabato 23 maggio sotto le insegne di CasaPound Italia per le vie di Gorizia, città simbolo della Prima Guerra Mondiale o dell’ultima guerra Risorgimentale dell’Italia, per commemorarne nel centenario del suo inizio i caduti, onorarne la memoria e ricordare all’intero popolo italiano quanto sangue sia stato versato e quanto valore impegnato per ricongiungere alla Patria anche gli ultimi territori irredenti.
Un po’ di serrande abbassate, è vero, ma non per il corteo dei tremila di CasaPound, che come sempre non ha creato alcun problema né alla città né alle altre iniziative da tempo in corso a Gorizia, piuttosto per l’assai più contenuto corteo di “antagonisti”, anarchici e centri sociali confluiti anche dalla Slovenia, rigidamente separati dalla manifestazione patriottica da uno stretto cordone di forze dell’ordine.
Il lungo corteo dei ragazzi di Gianluca Iannone e Simone di Stefano, rispettivamente presidente e vice-presidente del movimento della tartaruga frecciata, partito alle 16 dal piazzale di viale Virgilio, si è snodato lungo le vie del centro fino a raggiungere il parco della Rimembranza davanti al Lapidario e ai monumenti al Fante e a Enrico Toti. leggendario eroe della guerra patriottica, arruolatosi ancorché menomato della gamba sinistra, protagonista di innumerevoli azioni in prima linea tra le quali quella in cui cadde a Monfalcone il 6 agosto 1916 ma non prima di aver scagliato contro il nemico perfino la sua gruccia.
Prima del comizio finale, ogni sezione territoriale di CasaPound ha depositato nelle rovine una manciata di terra raccolta in altrettanti luoghi simbolici del territorio nazionale. Per ultima, la terra di Roma, raccolta sul Palatino, accompagnata dalle parole “Questa terra è italiana. Questa terra è europea. Per l’onore, per il coraggio per l’Italia”.
Un monito e una esortazione per recuperare lo spirito e l’ardore di quegli anni eroici. Italia: risorgi, combatti e vinci!
Francesco Meneguzzo