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Centonze (CasaPound): “Siamo giovani ma pronti ad amministrare Lecce. Il centrodestra ha abbandonato le periferie”

by Davide Romano
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Centonze CasaPound sindaco LecceLecce, 5 giu – Deve ancora compiere trent’anni e la sua squadra di governo sarebbe composta da molti giovani, ma assicura di essere pronto ad amministrare Lecce, anche perché “ha fatto più CasaPound in questi ultimi cinque anni fuori dal consiglio comunale che tutti i vari politicanti di mestiere”. Matteo Centonze, candidato sindaco del movimento della tartaruga nel capoluogo salentino, non ha paura della retorica del “voto utile”, su cui puntano i soliti noti della politica leccese e rilancia: “in consiglio comunale continueremo a difendere il nostro territorio, come facciamo da ormai più di 8 anni”.

Cosa non ha fatto l’amministrazione di centrodestra di Paolo Perrone in questi anni? Perché i leccesi dovrebbero scegliere CasaPound?

Emergenza abitativa, degrado, sicurezza: su questi temi la precedente amministrazione ha fallito. Fuori dal centro storico ci sono quartieri completamente dimenticati. Una vergogna a cielo aperto, causata anche da una gestione inadeguata dell’immigrazione. Per non parlare delle marine completamente abbandonate, di cui il candidato di centrodestra Giliberti si ricorda solo ora. Tra centrodestra ed ex di centrodestra che si reinventano, come l’ex assessore Delli Noci che fino a sei mesi fa faceva parte di questa giunta, chi vuole mandare un segnale forte può votare solo CasaPound. Anche perché il Movimento 5 Stelle, oltre alla solita retorica sul reddito di cittadinanza, non ha uno straccio di proposta per questa città. 

Cosa vuole CasaPound per Lecce?

Noi a differenza delle altre forze politiche possiamo parlare di quello che abbiamo già fatto per Lecce e non solo di quello che faremo. E parlo di raccolte alimentari, riqualificazioni, assistenza gratuita ai cittadini sotto sfratto. Soprattutto nelle periferie, nei quartieri come la Zona 167 o il quartiere ferrovia, la lotta contro il degrado, lo spaccio, l’immigrazione e la prostituzione devono essere la priorità. Noi proponiamo un “baratto amministrativo”, ovvero concedere sgravi sull’affitto delle case popolari a chi contribuisce al ripristino del decoro del quartiere in cui vive. Riqualificare i nostri quartieri ripartendo dalle piccole cose, come impedire ai minimarket (gestiti principalmente da stranieri) di vendere alcolici dopo le 20. Serve poi più controllo del territorio, non è possibile che la Polizia Municipale sia concentrata principalmente al centro per “fare cassa” con le multe, senza recarsi nelle zone periferiche. 

Uno dei temi più sentiti a Lecce è quello dell’emergenza abitativa, con migliaia di famiglie sotto sfratto. Qual è la vostra soluzione?

Mutuo Sociale e preferenza nazionale nelle graduatorie. Gli italiani, i leccesi, devono venire prima. Quella dell’emergenza abitativa nella nostra città è una vera piaga, ci sono 1380 famiglie che rischiano lo sfratto, di finire in mezzo ad una strada. Per non parlare di quelle che attendono la casa popolare, che sono altrettante. Serve un blocco degli sfratti immediato. Mentre sul lungo periodo solo con la creazione dell’ente Mutuo Sociale, si risolverà il problema. Garantendo alle famiglie la possibilità di diventare proprietarie di una casa. 

Nel vostro programma non manca l’attenzione al tema della disabilità 

E’ un tema che seguiamo da sempre, che per noi ha un’importanza che va ben oltre la campagna elettorale. Per abbattere le barriere architettoniche ad esempio, proponiamo un piano di defiscalizzazione per quelle attività commerciali che si impegnano a garantire l’accesso ai disabili. Chi adotta una rampa, chi avrà il menù in brail, chi assume un cameriere che parla la lingua dei segni, avrà uno sconto sulle tasse comunali. Il nostro è un impegno concreto e serio e attestati di stima, come quello giunto dal Pronto Soccorso dei Poveri, ci riempiono il cuore di orgoglio e ci confermano che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. 

a cura di Davide Romano

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wlad. isoli 5 Giugno 2017 - 5:03

Ben fatto.Peccato che geograficamente siamo lontani.Sono di Vicenza e anche da noi ci sono seri problemi da affrontare e risolvere.

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