Una fuga in avanti o un lapsus, che va a svelare gli altarini della destra sedicente sovranista, che infatti accoglie con freddezza l’apertura: se Ignazio La Russa invita l’ex premier a rompere con marchini prima di cercare di ricucire, Matteo Salvini lo invita a distinguere programmi da poltrone. L’impressione di un gioco delle parti, tuttavia, è forte. Tant’è che Berlusconi insiste: “È possibile vincere nuove elezioni ma per vincerle il centrodestra deve essere unito al di là delle difficoltà caratteriali di questo o quel leader”. Il leader di Forza Italia mette anche i paletti: “Il vecchietto deve restare in campo”. Il messaggio è chiaro: il leader resta lui. Gli altri sono bravi ragazzi che devono smussare le loro intemperanze giovanili e lasciar posto al grande capo, che continua a considerarsi indispensabile per la vittoria e per la sfida a Renzi. Nulla di particolarmente nuovo, Berlusconi si è sempre visto come l’unico capo dai poteri quasi taumaturgici. La novità è semmai la notizia di un accordo con Salvini e Meloni che, a suo dire, sarebbe già stato siglato. Le rotture dei giorni scorsi erano quindi solo una pantomima elettorale?
Giorgio Nigra
1 commento
Giorgia Meloni ha smentito l’esistenza di un accordo. Nonno Silvio è convinto di poter decidere per gli altri. Mi auguro che sbagli di grosso o la credibilità della destra andrebbe a rotoli. L’alleanza non è opportuna, caso mai guardiamo a casapound non ai relitti del Liberismo!