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Clandestini, oggi vertice del governo: idee sì, ma siamo in eterna attesa dei fatti

by Alberto Celletti
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Roma, 4 apr – Dalla Tunisia il mare di clandestini non si ferma e il governo prova ad abozzare risposte: altre migliaia sono arrivati sulle nostre coste nelle ultime 24 ore, al punto che il governo Meloni ha organizzato per oggi un vertice a Palazzo Chigi dove si discuteranno nove “punti” per contrastare il fenomeno.

Tunisia e clandestini, i “punti” del governo

Tra i punti previsti al tavolo dei lavori, i primi due riguardano Tunisia e Libia: con il primo Paese è necessario avviare immediatamente un dialogo di tipo economico, con il disperato – e probabilmente inutile, come è sempre stato – tentativo di coinvolgere la Commissione europea. Con il secondo, in particolare con l’area della Cirenaica da cui sono partiti numeri crescenti di clandestini negli ultimi mesi, l’Italia vorrebbere stringere accordi di aiuto e sostegno alle autorità locali, allo scopo di prevenire sia partenze che operazioni di trafficanti. Altra rete di accordi prevista dovrebbe essere avviata con tutti i Paesi di provenienza della maggior parte dei clandestini sulle nostre coste, quindi anche con Egitto, Siria, Camerun, Burkina Faso, Pakistan, Costa d’Avorio, Mali e Guinea.

Qualche buona idea (già sentita in passato) ma zero fatti

Diciamo che c’è almeno una buona notizia: da quanto si è letto e comunicato, non si è messo in primo piano il discorso degli “immigrati da regolarizzare” con ingressi sul mercato del lavoro italiano né degli ancora più deprimenti “ricollocamenti” da discutere in sede europea (senza risultati, come sempre). Certamente se ne parlerà (figuriamoci), ma essersi concentrati su altro è sicuramente meno debilitante. Sostanzialmente, il premier Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello dell’Interno Matteo Piantedosi dovrebbero costituire il “cuore” dell’incontro di oggi.

Tutti e tre, però, proseguono nel considerare l‘Ue un possibile alleato sulla questione, quando non ha mai dimostrato di esserlo, né tanto meno di essere intenzionata a fermare realmente sia sbarchi che arrivi. Buonissima l’idea – tra i punti previsti nel vertice di oggi – di avviare anche un discorso più deciso nelle relazioni con i Paesi balcanici al fine di limitare anche gli arrivi via terra. Non sapremmo come definire i prossimi programmi di “limitazione delle attività delle Ong”: finora non è stato limitato proprio niente, fatto sta che l’esecutivo continua a parlare, ad annunciare. E annuncerà anche oggi. Ma i fatti sono un’altra cosa, e ad oggi non si sono visti.

Alberto Celletti

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Mario 4 Aprile 2023 - 12:37

fintanto che si continuerà ad accogliere clandestini a lampedusa e poi a portarli sul continente questa storia non finirà mai. bisogna trovare un paese terzo in africa dove i militari possano riportare gli africani ,bengalesi ecc che provano ad approdare clandestinamente. a loro va riufiutato qualsiasi tipo di permesso anche in futuro. solo in questo modo si scoraggerà il tratta di essseri umani. non permettendo al clandestino di avere successo la il traffico illegale diverrà infruttuoso e cesserà. il governo deve fare scelte corraggiose, è stato votato per questo ed è proprio su questo punto che gli elettori lo stanno giudicando

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