Così, se alcuni non potranno usare il loro profilo per poche ore, a Luca Paladini, ex portavoce dei Sentinelli, oggi candidato con Sinistra x Milano, tocca un blocco di un mese, a causa delle ripetute violazioni. “Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, essere bloccati per un presunto contenuto omofobico, quando invece volevamo denunciare l’omofobia del provvedimento della Regione è il colmo”, dice Paladini, che si lamenta anche per il danno subito dal punto di vista elettorale. Ma, in questi giorni, sono moltissimi i candidati che, per i motivi più svariati, hanno subito arbitrari ban dal social network, ormai diventato una sorta di agorà parallela eppure gestita secondo criteri autoritari e regole di accesso imperscrutabili, anche se non tutti la stanno facendo così tanto lunga. Certo, subire il ritorno di fiamma dell’isteria “anti-omofobica” che si è contribuito a diffondere ha un po’ il sapore della legge del contrappasso. Avete voluto la polizia del pensiero? Godetevela.
Roberto Derta
1 commento
Insomma… ancora una volta i finocchi l’hanno preso nel culo. E va beh…