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L’idea di Fassino: perché pagare spazzini italiani quando gli immigrati possono farlo gratis?

by Federico Depetris
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Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, durante la conferenza stampa a seguito della riunione dei i sindaci italiani sul tema dell'Imu, il 27 agosto 2013 a Roma. ANSA/GUIDO MONTANI

Torino, 11 mar – Che fare con gli immigrati ospitati nei centri profughi torinesi? Farli spazzare gratis le strade della città. È questa la soluzione escogitata a Palazzo di Città dal vice-sindaco Tisi, braccio destro di Fassino. È stata siglata un’intesa tra il Comune e l’Amiat, l’azienda che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, che prevede l’utilizzo degli immigrati per ripulire marciapiedi e aree verdi per un massimo di sei ore durante i sabati mattina delle prossime dodici settimane.

La proposta della giunta guidata dal Partito democratico mette  a nudo tutte le contraddizioni e ipocrisie dell’accoglienza ad ogni costo. Infatti anche a sinistra si inizia ad ammettere che non è tollerabile che decine e decine di ragazzi giovani, nel pieno delle forze, passino le loro giornate a giocare a calcetto nei cortili delle strutture di accoglienza. D’altra parte la toppa sembra peggiore del buco, non solo perché è curioso che “i buoni” propongano senza tanti complimenti di rispolverare la schiavitù (tale si chiama il lavoro non retribuito), ma anche perché ogni lavoro fatto gratuitamente da un immigrato potrebbe essere fatto da chi è professionalmente deputato a tali mansioni, che verosimilmente saprà svolgere anche meglio, sia pur con l’inconveniente di voler additittura essere pagato.

È quel che ha fatto notare Marco Racca, di CasaPound Italia, che ha parlato di un vero e proprio “ritorno allo schiavismo”, senza considerare che “il prossimo lavoro che faranno  in cambio dell’accoglienza potrebbe essere proprio il tuo: perché pagarti lo stipendio quando un immigrato può farlo gratis?”. Del resto perché però l’Amiat ed il Comune non pensano di stipulare un’intesa anche per gli italiani in difficoltà, che magari – essendo privi di lavoro – rischiano di essere cacciati dalle case popolari per i ritardi nei pagamenti dei canoni?

Federico Depetris

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7 comments

io 11 Marzo 2016 - 5:43

certo che per la fisicità di Fassino avere per braccio destro uno che di cognome fa Tisi è quantomeno ironico

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Paolo 12 Marzo 2016 - 5:40

Le faccio i complimenti per la battuta, più che giusto il sarcasmo nei confronti del personaggio – estremamente irritante e persino offensivo, nelle sue posizioni tipiche da intellettualoide da salotto – oggetto del presente articolo.

La ringrazio per avermi aiutato a sorridere un momento, nonostante tutto.

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Anonimo 11 Marzo 2016 - 11:19

Che dire proprio gratis non lavorano
Questo paese permette tutto a tutti tranne agli Italian http://m.mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/03/11/news/i-vigili-devono-ridare-10-mila-ai-pusher-1.13107791?ref=fbfmp

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Anonimo 13 Marzo 2016 - 7:47

Rivoluzione unica soluzione e speranza

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Oronzo 14 Marzo 2016 - 7:32

Sempre più verso il delirio sinìstride. Non c’è più alcun dubbio: gli italiani devono essere rigorosamente buttati fuori dal proprio paese per far posto agli asini di governo e al meticciato informe e senza arte ne parte.

Ed io che temevo tanto la destra.

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Pietro Frignani 14 Marzo 2016 - 11:40

L’idea in se non e’ malvagia se fosse stata fatta in altri tempi es.1970 quando il lavoro c’era e i disoccupati erano ai minimi storici,questi extra comunitari a dir il vero sono mantenuti dalla collettivita’ ma in questi momenti di diffusa precarieta’ il lavoro della pulizia delle strade che lo si dia retribuito a chi e’ disoccupato.

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alex 15 Marzo 2016 - 3:55

rompete le palle perchè si danno 35 euro al giorno agli i mmigrati e poi se gl i si fa render riconoscenza per l’accoglienza ricevuta con lavoretti che sono marginali rispetto al quotidiano fare si spara sta cazzata dello schiavismo…

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