E, in effetti, il TAR del Lazio si ĆØ pronunciato appena un anno fa, con la sentenza n. 6208 del 2016, stabilendo che anche per i risciò ĆØ necessaria la licenza obbligatoria, in quanto il servizio di NCC per trasporto di persone a mezzo di velocipedi ĆØ assimilabile a un’attivitĆ di trasporto pubblico e pertanto la carta di circolazione di tali veicoli deve essere rilasciata sulla base della licenza comunale di esercizio. A maggior ragione, peraltro, se i risciò a pedali sono assimilabili al servizio di NCC lo sono ancora di più i mezzi a motore elettrico, proprio in base alla legge quadro citata dallo stesso TAR, la numero 21 del 1992. Soltanto qualche mese dopo la sentenza n. 6208, il TAR ĆØ tornato sullāargomento con lāordinanza della seconda Sezione del TAR del Lazio n. 1785 del 2017 e in questa occasione il giudice amministrativo ha chiarito che se ĆØ vero da un lato che non si può vietare a prescindere il servizio di trasporto con i risciò, ĆØ altrettanto vero che ĆØ compito dellāamministrazione comunale disciplinare il servizio mediante il rilascio delle licenze che stabiliscano, quindi, anche i limiti operativi delle stesse.
Insomma, anche se esiste un vuoto normativo per i risciò a pedali, che non sono previsti dalla āLegge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di lineaā, il giudice amministrativo, pur auspicando un intervento del legislatore, li ha espressamente equiparati agli altri mezzi ā a motore e a trazione animale ā che svolgono lāattivitĆ di noleggio con conducente tanto da arrivare a dire, testualmente, āle amministrazioni comunali dispongono non solo delle competenze relative alla disciplina dei servizi di noleggio con conducente ma anche dei più generali poteri di regolamentazione in materia di circolazione nei centri abitati, nonchĆ© delle competenze proprie della polizia amministrativa e localeā.
Quindi gli strumenti a disposizione dei sindaci ci sono tutti, e, infatti, Di Giulio sottolinea che āo Nardella non ne conosce lāesistenza, dimostrando unāincompetenza inaccettabile, oppure ne ĆØ a conoscenza e mente per mancanza di volontĆ di risolvere la questione, in entrambi i casi la questione ĆØ gravissimaā. E, per completare la gaffe del primo cittadino del capoluogo toscano, il Responsabile di CP Firenze evidenzia anche un altro passo falso del sindaco: āNardella ha anche sbagliato Ministro, dato che il Ministero competente ĆØ quello per lo Sviluppo Economico, cioĆØ Calenda. Franceschini ĆØ il ministro del Turismo e non ha alcuna competenza in materia di trasporto pubblico e di disciplina di servizi commercialiā.
Alessandro Della Guglia