Roma, 26 feb – Antonio Panzeri, ex europarlamentare prima del Pd e poi di Articolo 1, arrestato per lo scandalo Qatargate, sta tirando fuori nomi pesanti. Parlando con in pm di Bruxelles, Michael Claise e Raphael Malagnini, ha raccontato di presunti finanziamenti qatarini per la campagna di Susanna Camusso a presidente dell’Unione globale dei sindacati del 2018. Affermazioni dunque che accendono i riflettori sull’ex segretario della Cgil.
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Qatargate: così Panzeri tira in ballo la Camusso, ex leader Cgil
“Eravamo Giorgi, Al Marri, l’algerino e io”, avrebbe detto Panzeri relativamente a un incontro a Bruxelles, come riportato nei verbali degli interrogatori pubblicati da Le Soir, Knack e Repubblica. “Mi è stato chiesto chi fosse l’italiana candidata. Dissi che conoscevo Camusso perché eravamo stati nello stesso sindacato (la Cgil, ndr). Mi dicono che l’avrebbero incontrata volentieri e l’avrebbero aiutata. Ho parlato con lei a Milano e mi dice di essere disponibile per questo incontro, che si è tenuto poche settimane dopo”.
In quell’incotro si sarebbe parlato di aiuti ai sindacati africani e del Medio Oriente. “In precedenza, avevamo individuato una cifra di 600mila euro (…) che mi sono stati dati dall’algerino in una borsa e sono una buona parte dei soldi trovati nella mia casa. Poi ho saputo che bastavano solo 50mila. Mi restavano quindi 500mila che ho tenuto”.
Susanna Camusso respinge però le accuse: “Non mi è stato chiesto di supportare il Qatar in nessun modo, né si è parlato mai di denaro. So che alcune donazioni sono state ricevute da altri sindacati per le organizzazioni più povere. Non ero coinvolta direttamente e non conosco i dettagli”, ha detto l’ex segretario generale della Cgil.
“Trovai 60mila euro in una borsa di Lara Comi”
Panzeri ha tirato in ballo anche Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia. “Nel 2019 Comi mi ha chiamato chiedendo un favore, se potevo ritirare una borsa dal suo appartamento a Bruxelles e metterla da parte”, ha raccontato Panzeri, affermando di aver chiesto all’assistente Giuseppe Meroni di ritirare la borsa. Nella borsa “ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all’interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro, non li ho contati. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura. Meroni ha visto i soldi ma non ha preso niente”. L’avvocato dell’europarlamentare di Forza Italia, Gian Piero Biancolella, smentisce categoricamente: “Comi non ha mai accettato finanziamenti illeciti per la campagna 2019“.
Alessandro Della Guglia
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Questa gente decine di anni fa cominciò a costruire un materasso per cadere e non farsi mai male…