Roma, 25 feb – “Putin non è folle, è organizzato e approfitta delle divisioni dell’Occidente“: così Matteo Salvini ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta sulla guerra in Ucraina. “Penso che sia tutt’altro che folle – afferma il leader della Lega in risposta a Enrico Letta –. E’ organizzato, è determinato e approfitta di un Occidente diviso”. “E’ andata l’Ue a Mosca a parlare con una sola voce? No – fa presente Salvini -. Ci è andato un giorno Macron, un giorno Scholze, l’Italia forse, chissà”.
Salvini: “Putin non è folle, approfitta dell’Occidente diviso”
Quindi, sottolinea, con “un Occidente diviso” è fondamentale che l’Italia dialoghi con la Russia. In tal senso, fa presente il leader della Lega, “pieno mandato a presidente Draghi, che ha mantenuto una posizione equilibrata”. “Di fronte alla guerra, ai carri armati e alle persone in fuga non possono esserci distinzioni politiche“. In tal senso il leader della Lega auspica una posizione unica della politica italiana sulla crisi ucraina.
Salvini replica a Letta sulle sanzioni: “Se la Russia domani chiude il rubinetto del gas, l’Italia spegne la luce”
Poi però Salvini replica ancora al segretario del Pd, che ha parlato di Russia in difficoltà per le sanzioni, precisando che il danno per Mosca è minimo, visti la ricchezza della Russia – “riserve per 630 miliardi di dollari e un debito pubblico del 17%” – e gli accordi commerciali su gas e petrolio. E a tal proposito sottolinea: “Se la Russia domani chiude il rubinetto del gas, l’Italia spegne la luce: è per questo che non ci sono sanzioni sul gas“. “Domani, se la Russia ci chiude il gas – prosegue Salvini – Porta a Porta non va in onda”.
Il leader della Lega: “In politica, come in geografia, non esistono spazi vuoti”
Circa la guerra in Ucraina, Salvini sottolinea come nessuno intenda mandare un militare in aiuto di Zelensky e come questo lo sappia bene anche Putin. In tal senso, il leader della Lega ricorda che in Libia oggi non ci sono più gli italiani, ma i russi e i turchi. In Albania parlavano italiano – ricorda – oggi parlano turco. “Se tu scappi, in geografia come in politica, non esistono spazi vuoti, qualcuno lo riempie il vuoto”, ricorda Salvini. Che è quello che sta succedendo in Ucraina, secondo lui. Motivo per cui non bisogna rinunciare al dialogo con Mosca, oltre che organizzare “corridoi umanitari veri”, in accordo con i russi.
“Servono subito corridoi umanitari, civili in fuga vanno salvati”
“I civili in fuga vanno salvati, chi scappa dalla guerra è sacro, quindi le porte dell’Italia sono spalancate”, precisa Salvini. Detto questo, sulla Russia – sottolinea Salvini – bisogna far presente che non c’è solo l’Ucraina e che Mosca è sempre più in affari in Africa e soprattutto con la Cina. “Quando il professor Prodi, e non il cugino di Salvini, dice che è un danno isolare la Russia e che non va regalata alla Cina dice una cosa giusta“.
In sostanza, una lettura della guerra in Ucraina un po’ meno sempliciotta di quella del leader del Pd, che si limita a dire che Putin è pazzo e che l’Ue gli farà male con le sanzioni.
Adolfo Spezzaferro
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