Roma, 15 mag – Gentiloni smentisce Gentiloni.
Alla trasmissione Agorà, il ministro degli Esteri ha dichiarato che “i nostri servizi di intelligence ci dicono che non ci sono informazioni di infiltrazioni terroristiche nei barconi di migranti“.
Gentiloni afferma che la missione Ue e l’eventuale risoluzione Onu “autorizza la confisca dei barconi in mare” ma “non prevede interventi militari in Libia”.
Non serve “propaganda”, chiarisce il minsitro, ma bisogna organizzare il fenomeno, colpire i criminali, suddividere il peso della situazione tra i Paesi Ue.
Già ma chi è che, evidentemente “facendo propaganda”, aveva parlato di infiltrazioni jihadiste sui barconi? Ma proprio lui, sempre Gentiloni, che il 22 gennaio di quest’anno, a Londra per un vertice anti Isis, dichiarava: “Ci sono rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall’immigrazione. Per fortuna i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione”.
Ma insomma, questi rischi ci sono o non ci sono? Aspettiamo di sapere cosa ne pensa Gentiloni, magari la terza volta è quella buona.
Giuliano Lebelli