Torino, 16 nov – Un imam che giustificò l’attentato di Charlie Hebdo è diventato un predicatore nelle moschee di Torino. Un tour che lo vede impegnato nella moschea di corso Giulio Cesare e in quella di via Saluzzo, per diffondere l’ideologia salafita, che è alla base degli attentati che hanno sconvolto l’Europa negli ultimi anni.
Béchir ben Hassan, predicatore franco-tunisino, all’indomani della strage di Charlie Hebdo del 2015 aveva detto che i giornalisti del giornale satirico in qualche modo se l’erano andata a cercare con le loro vignette su Maometto, e che l’attentato era un atto dovuto.
L’imam sui social ha più di 34mila seguaci, ai quali spiega che tutti coloro che sono contrari a Maometto meritano l’impiccagione. E poi che la distribuzione delle bevande alcoliche va boicottata, e che i fidanzati che festeggiano San Valentino sono da punire. Idee che in Tunisia lo hanno messo al bando con un divieto di predicazione. Anche in Quebec gli hanno impedito di tenere una conferenza. Una punizione a cui Béchir ben Hassan ha rimediato optando per l’Italia, dove nessuno gli ha mosso alcuna obiezione, in nome della libertà di parola.
Nel lungo curriculum dell’imam figura anche una condanna di sei mesi per aver diffamato un professore svizzero e, addirittura, un arresto a Casablanca, dietro mandato dell’Interpol, per essersi rifiutato di concedere alla ex moglie la custodia dei loro quattro figli. E poi un periodo di tre anni in qualità di imam a Villiers sur Marne, nell’Île-de-France, dal 2007 al 2011: il luogo è diventato inspiegabilmete una fucina di jihadisti partiti per il Medio Oriente come foreign fighters. A ottobre l’imam, che è figura controversa anche all’interno dello stesso mondo musulmano, è stato ospite della comunità musulmana trentina e ha predicato nelle moschee di Trento e dintorni. Ora si replica a Torino.
Anna Pedri
A Torino l'imam che definì la strage di Charlie Hebdo un "atto dovuto"
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3 comments
Solo in Italia non si caccia uno che per le sue “idee!!” in Tunisia lo hanno messo al bando con un divieto di predicazione!! Ma le nostre autorità sono arrivate a questo livello e noi siamo proprio cosi’ fessi??? Ma ci rendiamo conto che questo che spiega che tutti coloro che sono contrari a Maometto meritano l’impiccagione viene lasciato libero di generare odio in Italia??
La Tunisia lo ha messo al bando l’Italia invece se lo tiene. E poi qualcuno dice che sono gli africani i retrogradi !
Pensavo che le femministe piddine se lo fossero già portato a casa questo esempio di risorsa magrebina…………. questo comunistoide islamico, protetto ed impunito da sinistra e magistratura politicizzata sinistrorsa dovrebbe cortesemente togliersi dai coglioni ed emigrare in terre africane a far compagnia ad altri terroristi………… deiezioni umanoidi.