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Appena sbarcati, due immigrati rompono a testate il naso di due agenti

by La Redazione
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Ragusa, 14 mag – Non hanno nemmeno fatto in tempo a sbarcare che due tunisini, giunti a Pozzallo (in provincia di Ragusa) con un altro centinaio di immigrati, si sono subito resi protagonisti di violenze. A farne le spese sono stati due agenti della polizia, che si sono presi diverse capocciate dai due presunti profughi, riportando entrambi una sospetta frattura del setto nasale. Il primo poliziotto è stato aggredito da uno dei due immigrati poiché si era schierato a difesa di una operatrice umanitaria, infastidita dal maghrebino. Il secondo agente è stato colpito dall’altro tunisino mentre questi, dopo esser stato visitato per un malore simulato, si stava dando alla fuga.
A divulgare l’accaduto su Facebook è stato il sindacato Italia Celere, che così ha ricostruito la vicenda, corredando il post con la foto di uno degli agenti pestati: «Uomini del Reparto Mobile di Catania svolgono nell’ordinario e con alto senso del dovere il loro servizio. Una operatrice viene aggredita da un tunisino e fra i due si frappone un Celerino Catanese, un Poliziotto vero con alle spalle più di 30 anni di servizio. Il Poliziotto, G.M., cerca di fermare il tunisino che era intento ad aggredire l’operatrice, rea di essere donna e come tale non aveva e non ha diritto di parola, insultandola e minacciandola (aggrediscono le donne e mandano i poliziotti all’ospedale e reclamano solo per i loro diritti, gli altrui possono essere calpestati)».

«Il tunisino, 27 anni, non permette al Poliziotto di farsi fermare – prosegue la nota su Facebook – e rifila due testate al nostro collega, tanto veloci e violente da rompergli il setto nasale. Il collega riporta la grave frattura ed il tunisino viene tratto in arresto. Il sostituto procuratore non vuole nemmeno la direttissima e lo tiene in custodia. Il caro ed esperto collega mi dice “più di tutto sono ferito nell’orgoglio”… e ci crediamo! Anzitutto ci stringiamo attorno al collega esprimendo, a nome di Italia Celere e credo tutti di poliziotti italiani, il nostro più caloroso abbraccio ed i migliori auguri di pronta guarigione». Il post continua poi con un lungo sfogo carico di sdegno e rabbia per le condizioni in cui sono costrette a operare le forze dell’ordine. Condizioni che si fanno sempre più difficili quando c’è da “trattare” con gli immigrati.
Federico Pagi

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3 comments

Gianfranco Mergoni 14 Maggio 2018 - 1:53

Però a disarmare gli Italiani i birri nostrani sono bravissimi… Non rischiano certo capocciate tra il lusco e il brusco…!….. Buona fortuna, Italia!!!…..

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Tony 14 Maggio 2018 - 3:58

…per un momento ho creduto che fosse tentato stupro ai danni di un certo Parenzo ”occhi-cerchiati”…

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Gianfranco Mergoni 14 Maggio 2018 - 4:37

Disarmare gli Italiani onesti, n.d.r.

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